George Herbart Mead: differenze tra le versioni

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Importante figura nel panorama delle scienze sociali statunitense, fu filosofo e studioso di psicologia sociale.
 
Importante figura nel panorama delle scienze sociali statunitense, fu filosofo e studioso di psicologia sociale.
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Per mostrare questo progressivo passaggio verso una maggiore interiorizzazione delle aspettative dell’altro generalizzato, Mead notava come i bambini da piccoli assumono il ruolo di altre persone particolari (il genitore, il dottore, la maestra, etc.) imparando a vedere il mondo da una prospettiva che non è solo la loro. Crescendo cominciano a partecipare a giochi organizzati, in cui i ruoli sono reali e nello svolgimento devono tenere in considerazione i ruoli e le prospettive di tutti i partecipanti simultaneamente. Nonostante ciò la socializzazione non sarà mai né perfetta né completa.
 
Per mostrare questo progressivo passaggio verso una maggiore interiorizzazione delle aspettative dell’altro generalizzato, Mead notava come i bambini da piccoli assumono il ruolo di altre persone particolari (il genitore, il dottore, la maestra, etc.) imparando a vedere il mondo da una prospettiva che non è solo la loro. Crescendo cominciano a partecipare a giochi organizzati, in cui i ruoli sono reali e nello svolgimento devono tenere in considerazione i ruoli e le prospettive di tutti i partecipanti simultaneamente. Nonostante ciò la socializzazione non sarà mai né perfetta né completa.
  
Mead faceva una distinzione fra l’io (il sé spontaneo, impulsivo e non socializzato) e il ( il sé socializzato e consapevole).
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Mead faceva una distinzione fra l’io (il sé spontaneo, impulsivo e non socializzato) e il "me"( il sé socializzato e consapevole).
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Versione attuale delle 00:55, 13 Dic 2009

Mead Herbart George (1863-1931)

Importante figura nel panorama delle scienze sociali statunitense, fu filosofo e studioso di psicologia sociale.

Elaborando le idee di Cooley introdusse il concetto di interazione simbolica, quella che avviene tra le persone mediante i simboli. Questi simboli possono essere i gesti, le espressioni del volto, ma soprattutto il linguaggio. Frutto dell’apprendimento sociale, il linguaggio è di importanza fondamentale anche il pensiero più elementare. Anche la mente quindi è un prodotto sociale, poiché ci permette di interpretare il nostro comportamento e quello degli altri.

Mead considerava come effetto della socializzazione quello di sviluppare la capacità di prevedere ciò che gli altri si aspettano da noi e quindi comportarci di conseguenza. Un modo per sviluppare questa capacità è l’assunzione del ruolo, fingere di assumere il ruolo di altre persone in modo da vedere se stessi dal punto di vista di queste. Durante l’infanzia si riesce ad interiorizzare soltanto le aspettative di figure adulte specifiche, i genitori (altro particolare). E' con la crescita che si impara ad interiorizzare le aspettative dell’altro generalizzato, cioè della società nel suo insieme. L’interiorizzazione delle aspettative sociali è il perno dell’autovalutazione e quindi del concetto di sé.

Per mostrare questo progressivo passaggio verso una maggiore interiorizzazione delle aspettative dell’altro generalizzato, Mead notava come i bambini da piccoli assumono il ruolo di altre persone particolari (il genitore, il dottore, la maestra, etc.) imparando a vedere il mondo da una prospettiva che non è solo la loro. Crescendo cominciano a partecipare a giochi organizzati, in cui i ruoli sono reali e nello svolgimento devono tenere in considerazione i ruoli e le prospettive di tutti i partecipanti simultaneamente. Nonostante ciò la socializzazione non sarà mai né perfetta né completa.

Mead faceva una distinzione fra l’io (il sé spontaneo, impulsivo e non socializzato) e il "me"( il sé socializzato e consapevole).