Lettrismo: differenze tra le versioni

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Secondo S. Home le produzioni lettriste si affiancarono ad atteggiamenti provocatori e megalonomi, che non seppero realmente staccarsi dalla trazione dell'arte e della cultura seria.<br><br>
 
Secondo S. Home le produzioni lettriste si affiancarono ad atteggiamenti provocatori e megalonomi, che non seppero realmente staccarsi dalla trazione dell'arte e della cultura seria.<br><br>
  
Le creazioni del Lettrismo, di Isidore Isou:
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Il lettrismo é un movimento di creazione alla stregua del classicismo o del romanticismo, che si afferma capace di trasformare anzitutto l'insieme delle discipline estetiche del suo tempo, dalla poesia al teatro, passando attraverso la pittura, e di rinnovare quindi gli altri settori della cultura, tanto filosofici che scientifici. Si può menzionare il lettrismo nello stesso modo in cui si menzionano la cultura greca od il Rinascimento e lo si può altresì denominare creazionismo o novatismo.<br><br>
 
Il lettrismo é un movimento di creazione alla stregua del classicismo o del romanticismo, che si afferma capace di trasformare anzitutto l'insieme delle discipline estetiche del suo tempo, dalla poesia al teatro, passando attraverso la pittura, e di rinnovare quindi gli altri settori della cultura, tanto filosofici che scientifici. Si può menzionare il lettrismo nello stesso modo in cui si menzionano la cultura greca od il Rinascimento e lo si può altresì denominare creazionismo o novatismo.<br><br>

Revisione 23:57, 15 Set 2009

Genere o movimento artistico

Lettrismo, movimento costituitosi a Parigi.

Personaggi o Gruppi

Gli esponenti del movimento furono Isou Isidore, Pomerand Gabriel, Guy Vallot, Roderdhay, J.L. Brau, G.J. Wolman, Lemaitre Maurice, Debord Guy.

Anno:

Il movimento venne fondato nel 1946.

Luogo:

Parigi, Francia.

Storia:

Il Lettrismo fu fondato a Parigi nel 1946 da Isidore Isou e Gabriel Pomerand.
Fin dal principio il movimento ha a che fare con le polemiche: alla prima presentazione pubblica del Lettrismo 8 gennaio 1946 viene organizzato un contro-evento dal poeta russo Iliazd che dimostra che vi sono numerosi precedenti a ciò che Isou definisce Lettrismo.
Lo stesso anno Isou interrompe una conferenza su Dada per leggere la sua poesia e sempre nel ’46 viene pubblicato il primo e unico numero de La Dictature Lettriste.
Nel’47 viene pubblicato da un’illustre casa editrice il manifesto del Lettrismo redatto da Isou.
Le iniziative Lettriste vanno dalle produzioni poetico-musicali basate sulla scomposizione delle parole nei loro elementi costruttivi per divenire un tutt’uno tra poesia e musica con il fine di ricavare "una sola arte", a produzioni pittorico-visive ma i risultati ottenuti dai primi pittori Lettristi Pomerand, Guy Vallot, Roberdhay non soddisferanno Isou tanto da indurlo a dipingere egli stesso per poter meglio esprimere la concezione pittorica Lettrista.
Interessanti sono inoltre i risvolti in campo cinematografico compiuti dai Lettristi in cui si sperimentano pellicole tendenzialmente tediose con colonne sonore minimali che spesso non hanno alcun rapporto né "specifico" né "A-specifico" con le immagini. Nel 1950 il "film cesellato" di Isou vinse al Festival di Cannes il premio dell’Avanguardia.

Dal 1950 il movimento Lettrista estese il suo raggio di attività con l'adesione di alcuni personaggi tra cui in particolar modo Guy-Ernest Debord e Lemaitre Maurice.
Il movimento viene fortemente caratterizzato dalla direzione quasi oppressiva del suo fondatore Isou, tanto che entro la fine del 1952 molti importanti esponenti del Lettrismo tra cui Brau, Wolman e Debord romperanno con Isou formando successivamente il movimento dell’Internazionale lettrista che propone rispetto alle teorie di Isou anche una critica materialistica della società dominante e della cultura seria.

Poetica:

Tra il 1951 e 1952 ebbero un notevole successo il film lettristi di Isou, Lemaitre, Debord e altri, in cui vi erano alcuni aspetti importanti come la dissociazione tra colonna sonora e immagini, fotogrammi fermi, graffiati e strappati, lettere e numeri disegnati direttamente sulla pellicola, l'introduzione sulla colonna sonora dei movimenti e commenti degli spettatori, o lunghe sequenze nere senza immagini interrotte da sequenze di schermo bianco commentate da dialoghi casuali.
Al centro delle teorie lettriste vi era anche una critica del sistema economico esistente a favore di una società socialista o comunista.
Alla poesia, alla pittura e i film lettristi si aggiunse anche il teatro lettrista, una psicoterapia lettrista ed un istruzione lettrista, fondando nel tempo anche università lettriste.
Secondo S. Home le produzioni lettriste si affiancarono ad atteggiamenti provocatori e megalonomi, che non seppero realmente staccarsi dalla trazione dell'arte e della cultura seria.

Le creazioni del Lettrismo, di Isidore Isou:

Il lettrismo é un movimento di creazione alla stregua del classicismo o del romanticismo, che si afferma capace di trasformare anzitutto l'insieme delle discipline estetiche del suo tempo, dalla poesia al teatro, passando attraverso la pittura, e di rinnovare quindi gli altri settori della cultura, tanto filosofici che scientifici. Si può menzionare il lettrismo nello stesso modo in cui si menzionano la cultura greca od il Rinascimento e lo si può altresì denominare creazionismo o novatismo.

1. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELL'AMBITO DELLA POESIA?

1) Considerando che la funzione della parola, nella poesia, si é ormai esaurita, il nostro movimento ha proposto l'impiego di un elemento più puro e più pro fondo di versificazione: la lettera. Separando integralmente ed impietosamente la poesia fonetica dalla poesia "di parole", trasformando l'ordine autonomo e nuovo in una forza irreversibile, ricca di possibilità espressive che occorreva esplorare in ogni settore, "d'ampiezza" o "di cesello", cosciente, automatico o distruttivo; dedicandovi opere e manifestazioni teoriche e liriche indipendenti, abbiamo dato vita alla più importante scuola poetica dopo quel la surrealista.

2) Procedendo oltre, il nostro movimento ha proposto il sistema afonico o muto in cui le particelle pronunziate sono inudibili o silenziose.

3) Procedendo ancor oltre, il nostro movimento ha proposto l'estapeirismo (od estetica infinitesimale), disciplina basata sull'impiego di particelle prive di significato immediato in cui ogni singolo elemento in tanto esiste in quanto permette di immaginarne un altra, inesistente o possibile.

in precedenza la storia della poesia aveva conosciuto un sistema che avesse prodotto un così gran numero di elementi inediti e di nuove strutture formali.

2. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELLA PITTURA E NELLA SCULTURA?

1) Registrando l'esaurimento della struttura figurativa e considerando approdo banale la struttura non figurativa od astratta, il nostro movimento ha proposto una nuova struttura formale: la lettera od il segno, distinta radicalmente dalle forme più antiche per farne un campo di lavoro autonomo, ricco ed inesauribile, attraverso il quale deve essere riveduta e nuovamente creata l'arte plastica del passato.

Non esiste, naturalmente, alcun rapporto fra - da un lato - le scritture o le calligrafie pratiche, fondate su una serie di segni stereotipati e - dall'altro - la super-scrittura lettrista che abbraccia miliardi di segni reali o possibili e che assume di trasformare in primis le discipline artistiche visive e, quindi, taluni aspetti filosofici o scientifici della comunicazione; non più di quanta ve ne sia tra le astrazioni primitive, di natura pratica, e l'astrazione estetica o fra i disegni dei folli degenerati e le opere surrealiste.

2) Considerando che tutti gli arricchimenti relativi ai materiali ovvero alla meccanica plastica apparivano frammentari o fasulli - poiché si ponevano carie rivolgimenti intrinseci alla for ma - il nostro movimento ha proposto la meca-estetica integrale che utilizza tutte le sostanze esistenti, già impiegate o meno, ne crea d'inedite, le colloca nell'ambito para-artistico loro proprio, impedendo in tal modo che la creazione plastica venga sviata dal suo obiettivo essenziale, la creazione di nuove forme (lettriste, ipergrafiche, infinitesimali) ed ampliando, nel medesimo tempo, l'impiego dei dispositivi estrinseci, limitato sinora ai un solo settore visuale, astratto o figurativo.

A partire dalla meca-estetica integrale, il nostro movimento ha forgiato inedite meccaniche frammentarie, quali il "mobile" vivente, la pittura a-ottica, la plastica polverista ecc..

3) Muovendo dall'idea che un'opera compiuta costituisce la negazione delle opere da realizzare, il nostro movimento ha proposto la meccanica laterale del quadro supertemporale od infinitesimale applicabile a tutte le arti e non soltanto alle arti plastiche, meccanica costituita da supporti sui quali gli amatori potranno realmente lavorare e ricominciare ad elaborare ciascuno dei dettagli formali per secoli e secoli.

Grazie al sistema basato sulla forma pura della lettera o del segno, fondata a sua volta sulla meca-estetica integrale e sul quadro supertemporale, il nostro movimento sarà considerato un giorno come il più importante sistema plastico sorto dopo quello del prima Bauhaus astratto.

3. QUALI APPORTI HA RECATO IL LETTRISMO NEL CAMPO DEL ROMANZO?

1) Considerando che le parole utilizzate nella prosa sono divenute logore dopo i giochi linguistici del Finnegan's Wake di James Joyce, la nostra scuola ha rivelato la meta-grafia od ipergrafia che nell'ambito della frase sostituisce i termini fonetici con dei 'disegni', introducendo nella scrittura alfabetica non soltanto l'arte pittorica bensì i grafismi e gli anti-grafismi propri di tutte le immaginazioni individuali; in seguito, questa nuova forma é venuta arricchendosi. della grafologia, della calligrafia, d'ogni genere di enigma e di rebus, della fotografia, delle possibilità offerte dalla sovrimpressione, dalla riproduzione sonora, dal cinema, dall'architettura così come dall'insieme dei materiali simbolici della vita e si é volta ad integrare tutte le filosofie e le scienze del seguo, dalla grammatica alle tecniche di stampa, passando per le matematiche.

2) Ovviamente, l'ipergrafia é superata dalla prosa infinitesimale, in cui le particelle sono prive di senso immediato ed esistono in quanto consentono d'immaginare altri elementi, inesistenti o possibili.

Il nostro movimento ha promosso il sistema romanzesco più importante - per ricchezza creativa - dopo Marcel Proust e James Joyce.

4. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NEL CINEMA?

1) a - Nel montaggio, la nostra scuola ha superato il "sincronismo" ed altresì l'"asincronismo armonioso" per rivelare 1 'anti-sincronismo totale o montaggio discrepante che spezza l'unità fra i due "pilastri" del film: il suono e l'immagine, per presentarli in reciproca divergenza.

b - Quanto all'immagine, la nostra scuola ha svelato il sistema di cesello (système ciselant) che divide dalle altre ciascuna particella fotografica, perduta per il solito nel movimento, la riduce a sé stessa, la spezza, la scalfisce, la deteriora, l'approfondisce e, infine, le sovrappone segui ipergrafici ed infinitesimali.

c - Per ciò che concerne la colonna sonora, la nostra scuola ha escogitato il sistema sonoro autonomo e letterario, che distacca il dialogo, sin allora giustificato dall'immagine ed incomprensibile per sé medesimo, elevandolo ad insieme indipendente, le cui ricercatezze stilistiche includono tutte le possibilità novatrici del Testo, dalla metafora simbolista e dal monologo interiore sino al lettrismo, all'ipergrafia ed al1'estapeirismo.

2) Le successive creazioni lettriste hanno condotto, dopo numerose opere quintessenziali, alla realizzazione a-ottica che consiste nell'annientamento d'un cinema banalizzato e nella trasformazione del solo dibattito degli spettatori in opera costruttiva e distruttiva per sé stessa.

La nostra scuola ha svelato la più ragguardevole somma di creazioni che mai siano avvenute nella storia del cinema.

5. QUALE APPORTO HA RECATO IL MOVIMENTO LETTRISTA NELL'AMBITO TEATRALE?

1) Eliminando l'aneddoto, il nostro movimento ha ridotto la forma dello spettacolo ad una cornice di cesello (ciselant) composta: a) da una retta verticale o di scorrimento temporale (fatta di atti, scene, dialoghi "à repliques") e b) da una retta orizzontale o spaziale costituita da testi, recitazione, scenografie e architettura; cornice che dev'essere curata per sé medesima.

a - Circa la retta verticale o di scorrimento temporale dello spettacolo, sopprimendo il dialogo composto di battute concatenate, vuote e logore, il nostro movimento gli ha sostituito il poli logo di frasi auto-implicanti (polylogue à impliques), vale a dire la successione ininterrotta di formule autonome e forti che concentra ogni particella ed ogni singola espressione presentata e la eleva al più alto grado di potenza formale.

b - Quanto alla retta orizzontale, o spaziale, eliminando la messa in scena armoniosa, il nostro movimento ha sistematizzato la presentazione discrepante o discordante degli elementi costituiti dal testo, dalla recitazione dell'attore, dalla scenografia (elementi plastici) e dall'architettura, nel cui ambito ogni disciplina é costretta a partecipare i suoi valori maggiormente innovativi, senza curarsi degli altri valori presentati contemporaneanente sulla scena.

2. Trasformando le particelle costitutive dell'antico sistema in un linguaggio di nuovi segni il nostro movimento ha dato inoltre avvio all'iper-teatro; infine

3) ha rivelato il teatro infinitesimale, fatto d'elementi privi di significato immediato che costituiscono semplicemente l'espressione immaginaria di altri elementi inesistenti o possibili.

6. QUALE APPORTO HA DATO IL LETTRISMO ALLE FORME DI SPETTACOLO CORPOREE (DANZA, MIMO)?

1) Denunciando le posizioni classiche, figurazioni arbitrarie che trascurano la maggior parte delle possibilità del corpo e denunciando altresì il caos del la danza libera, il lettrismo ha rivelato anzitutto un ordine nuovo e più profondo del "corpo coreografico", contenente la sauna di tutte le possibili particelle dell'anatomia, suddivise in due categorie dinamiche: le sezioni inerti e le sezioni mobili che, nella loro ricchezza diffusa, includono, riorganizzano e superano largamente le espressioni accademiche, "libere" o folkloriche, sinora contrapposte le une alle altre.

L'approfondimento dei valori inediti - che costituiscono la struttura della fase di cesello (ciselante) del balletto - conduce ad un completo rivolgimento in delle nozioni di base in questo campo, giacché la nuova forma combatte il numero ed il ritmo per imporre l'amorfo e l'a-ritmia, giacché lotta contro l'involo ed il salto per preconizzare l'immobilità progressiva, presentimento di morte e distruzione dell'arte gestuale.

2) Andando oltre, al di là di questo periodo di purificazione e di annientamento, il nostro movimento ha sistematizzato l'ipergrafia coreografica, grazie alla quale ogni singola particella corporea rappresenta un segno e che imita l'opera in messaggio di lettere gestuali.

3) Successivamente, prevedendo l'esaurimento della stessa ipergrafia fisica od ipercoreografia il nostro movimento ha proposto un territorio ancor più nuovo, la coreografia infinitesimale, nel cui ambito ogni singola espressione esiste solamente in quanto consente d'immaginare un'altra particella inesistente o permette di concepire la possibilità d'una sezione corporea impossibile. Così al balletto che non riesce ad uscire dai propri binari amplici, banali, il nostro movimento propone tre nuove sfere, ciascuna delle quali si dimostra più ricca di possibilità creatrici dell'intero passato di quest'arte, da Beaujoyeuls a... Lifar.

Nella pantomima la nostra scuola ha rotto con la fase d'ampiezza (amplique) che va da Andronico ad Etienne Decroux per proporre la fase di cesello (ciselante) in cui i gesti significativi sono complicati e distrutti per venire sostituiti da gesti sempre più insignificanti.

Quindi, mediante la pantomima ipergrafica ed infinitesimale, la nostra scuola rivela, in quest'ambito ancora, tre campi, ciascuno dei quali é più ricco di possibilità novatrici che non tutti gli svolgimenti di quest'arte, da Andronico ad Etienne Decroux.

7. QUAL E' STATO L'APPORTO HA RECATO IL MOVIMENIO LETTRISTA NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA?

1) Tutta la fotografia, da Daguerre e Niepce sino a Man Ray, si caratterizza per il rilievo attribuito al soggetto ed alle inquadrature ritmiche la cui funzione consiste nel rappresentare le apparenze o le profondità dell'oggetto figurale.

A partire dal 1951, il movimento lettrista ha formulato teoricamente ed ha intrapreso sul terreno pratico lo sforzo di cesellare, di porre in questione la fotografia; mediante righe, strappi, attacchi condotti con l'ausilio di mezzi diversi, l'immagine é stata elaborata, trasformata, sconvolta radicalmente.

Questa tappa "di cesello" é altrettanto importante per quest'arte quanto per la pittura l'analoga fase che si estende dagli Impressionisti a Mondrian ed a Kandinsky.

2) La nostra scuola ha proposto, quindi, la fotografia lettrista, nella quale l'oggetto di un temo, trasformato in lettera od in segno, viene ridefinito come semplice componente di un sistema di elementi divenuto alfabeto di una nuova scrittura. La fotografia ipergrafica apporta i sistemi di trascrizione acquisiti e possibili, ideografici, lessicali o fonetici, approdando così a miliardi di caratteri.

3) Andando oltre, il nostro movimento ha proposto la fotografia infinitesimale, costituita da miliardi di dati virtuali, nonché la fotografia supertemporale, fondata sulla vacuità del supporto, su cui e grazie a cui i fotografi-amatori debbono realizzare immagini "aperte" all'intervento continuo di operatori che cancellano o proseguono ciò che è stato tracciato sui clichés prodotti da amatori precedenti, opera perpetuamente proseguita o reiniziata attraverso i secoli.

8. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELL'ARCHITETIURA?

Basandosi su una definizione nuova, non falsificata, di questo campo, che considera come arte dell'abitazione o della forma plastica dell'edificio articolata in una meccanica, una materia, un ritmo, ed una forma, la nostra scuola afferma che tutte le forme dell'architettura amplica (amplique), dalle Piramidi a Le Corbusier, sono state cancellate e sclerotizzate da una estrinseca finalità sociale che gli architetti hanno imposto a quest'arte.

1) Levandosi contro 1' ignominia della costruzione cosiddetta moderna, gli architetti lettristi propongono:

a - l'architettura di cesello che si propone di esplorare e di esaltare ogni elemento e particella dell'edificio, resa autonoma sul piano espressivo, dislocata rispetto all'insieme e giustificata dalla specificità del suo apporto.

b - la politanasia dell'architettura od anti-architettura, che rappresenta il sistema di tutte le distruzioni possibili della costruzione;

c - il poliautomatismo dell'architettura che si ha nel compimento istintivo di ciascuna delle componenti dell'edificio.

2) Gli architetti lettristi hanno successivamente proposto la trasformazione dell'architettura in branca dell'ipergrafia, in modo che le forme costruttive si mutino in segni od in opere segniche, elementi del1'insieme dei caratteri fonetici, lessicali, ideografici - acquisiti o potenziali - organizzati in funzione di tutte le qualità del ritmo e del tema integrale di quest'arte. Al di là dell'arte figurativa o della geometria, sole forme cui l'architettura si richiamava in precedenza, l'ipergrafia é l'universo delle forme proposte ai creatori di edifici immortali.

Oltrepassando i supporti antichi, poveri e limitati, degli edifici, il nuovo sistema svela all'arte edificatoria la totalità meca-estetica, l'intero complesso dei supporti e dei mezzi costruttivi contenuti nella meca-estetica integrale e nell'anti-meca-estetica architettonica generalizzata.

3) e 4) Il nostro movimento ha rivelato, infine, l'architettura supertemporale e l'architettura infinitesimale od estapeirista che consta di costruzioni o di elementi costruttivi visibili od invisibili, spogliati di qualsiasi consueto significato reale ed ammessi nei limiti in cui consentono d'immaginare altri elementi inesistenti o possibili.

9. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELLA FILOSOFIA?

1) Mentre i filosofi del passato hanno esaltato valori parziali o misteriosi (le "regole dell'ordine classico", la "passione romantica", la "carità", "Dio", il "bene", la "virtù", il "soggettivo", 1' "esistenza" quando non la "patria", il "proletariato" ecc.) per la prima volta i lettristi hanno proposto come valore oggettivo, concreto, quintessenziale, la creazione ovvero la novazione della cultura , vale a dire la scoperta o l'invenzione moltiplicatrice di ricchezze, di territori e di mezzi, di branche della conoscenza artistica, filosofica o scientifica.

Una simile nozione ricomprende, quale insieme superiore, le rivelazioni frammentarie del passato, mantenendo tuttavia il sistema aperto ai esplorazioni e svelamenti inediti. Soltanto il succedersi delle novazioni ha recato all'umanità una gioia effettiva e durevole, inducendola a sperare in un sistema di creazione perpetua, in un paradiso di gioia che, attraverso ogni dottrina, giustifichi il procedere innanzi, lo sforzo dell'uomo per un mondo migliore, di felicità infinita.

2) Il nostro movimento ha collocato l'insieme delle branche culturali in una nuova struttura integrale, denominata - con riferimento al termine greco klados, branca - disciplina kladosica o kladica, che stabilisce i settori d'attività spirituale e definisce le ricchezze che ci si possono attendere da tali ambiti reali, evitando le illusioni e le perdite di tempo dialettiche - ai ricercatori ed ai produttori.

3) Inoltre, in numerosi ambiti filosofici, dall'etica alla metafisica, il nostro gruppo ha proposto espressioni inedite di capitale importanza.

4) Grazie alla fondamentale scoperta della creazione ed alla concezione della cultura integrale, kladosica, il nostro movimento ha sviluppato il solo sistema filosofico capace di offrire una guida coerente alle vie della conoscenza e dell'azione, aprendo nel contempo all'uomo il cammino, costantemente ricercato, del Paradiso infinito nel cosmo.

10. QUALE L'APPORTO DEL LETTRISMO IN PSICOPATOLOGIA E PSICHIATRIA?

1) Il nostro movimento ha proposto, in primo luogo, un'inedita visione delle dimensioni della psicologia che abbraccia:

a - la meccanica del corpo;

b - l'elementica delle immagini, espresse dal sistema ipergrafologico (o della super-scrittura);

c - il ritmo delle associazioni e

d - l'insieme tematico definito delle branche della Cultura (arte, filosofia, scienza, tecnica) e della vita e della Kladologia, contenuti svelati e schiusi dai creatori prima di essere accolti dai produttori e che possiedono un moto ed una finalità paradilogica.

2) Entro questa struttura, abbiano situato la poliagnoia o multignoranza, totalità dell' "inconsapevolezza" (totalité de l'"incoscient") dinanzi all'insieme dei campi del sapere e non semplicemente di fronte alle esigenze della sessualità; così pure la multicensura, nata dalla rimozione delle conoscenze originali, capaci di turbare le nostre abitudini e di esigere dagli individui un difficile sforzo di riconversione. La poliagnoia conduce alla multialienazione dei nostri simili, derivante dai misconoscimenti creativi e produttivi degli apporti e delle componenti benefiche delle branche della cultura e della vita; nel sistema della multialienazione, la psichiatropatia, follia della scienza della follia o demenza degli psichiatri, occupa un posto privilegiato per la sua nosologia frammentaria ed erronea, fondata in generale su classificazioni meramente fisiche o meccaniche o su una visione sessualista, psicanalitica così come su metodi di trattamento ipernazisti: l'internamento forzato, gli elettroshocks, il sovradosaggio dei neurolettici, 1'ergoterapia cretinizzante ecc. che non possono venire superati mediante la rivolta vacua e caotica - che conduce all'incremento della follia individuale e collettiva - della sedicente antipsichiatria.

3) Il nostro sistema, la psicokladologia o psicoteia, instaura una forma inedita di comunicazione con il malato, procedendo dalla determinazione delle sua conoscenze e dei suoi interessi, dalla sua ritmizzazione in una scala evolutiva che tende a condurlo verso l'ipergnosi e la vita nella gioia, sostituendo al la "comunità terapeutica", reazionaria o statica, un gruppo di creatori che si battono per una società migliore, un gruppo - in altri termini - di novatori.

11. QUALE APFORTO HA RECATO IL LETTRISMO IN ECONOMIA POLITICA?

1) Questa scienza non ha studiato sinora che il mercato od i rapporti di scambio dell'homo oeconomicus, vale a dire degli operatori attivi o degli individui che occupano un ruolo acquisito nella circolazione dei beni e delle ricchezze.

La nostra nova concezione ha svelato che attorno a questo mercato e questi operatori esiste una zona immensa, che include milioni di individui esclusi dai ruoli e dai mestieri dati, o che li rifiutano per poter giungere a livelli superiori. Questa zona comprende gli esterni od "elettroni", che differiscono dagli interni, "atomi" o "protoni" della sfera sociale.

La prima categoria é composta anzitutto di giovani, moltitudine soggetta alla schiavitù dei genitori, le cui energie vengono dilapidate nelle carceri scolastiche o nell'economia familiare e di ipersfruttati gerarchici, che debbono compiere sforzi gratuiti per "avanzare", per "evolvere", per "arrivare"; la seconda categoria si compone di operatori attivi soddisfatti della loro sorte od esausti.

2) La forza esterna rappresenta il solo fattore dinamico della storia che si manifesta nella creatività pura (moltiplicazione di ricchezze, invenzioni tecniche, culturali ecc.) o nella creatività distorta (distruzione moltiplicatrice di ricchezze, guerra rivoluzione).

Soltanto l'economia nucleare può offrire l'equazione della storia, attraverso il calcolo delle pressioni e degli sconvolgimenti esterni sui livelli dei prezzi interni.

Rispetto alla concezione atomistica dell'economia, che reputava di poter chiarire tutti i problemi di quest'ambito attraverso lo studio dell'operatore in quanto tale, libero; rispetto alla concezione molecolare dell'economia che pensava che lo stadio della massa degli operatori, diversa dagli elementi che la compongono, potesse chiarire i problemi sociali, il nostro sistema, l'economia nucleare, ha svelato un campo immenso di particelle elettroniche, di non-operatori, che solo ci consente, infine, di formulare integralmente i fenomeni statici e dinamici dell'umanità.

3) L'aspetto negativo della storia, la creatività distorta delle guerre e delle rivoluzioni, emergerà senza tregua, nella nostra collettività, sino a che non verrà introdotto il complesso di riforme che il nostro nuovo sistema esige, complesso definito con il nome di protezionismo giovanile (protegisme juventiste), vale a dire :

a - la riduzione degli anni di scuola per eliminare gli sbarramenti costituiti dagli operatori in carica, statici;

b - il credito di lancio per la creazione di nuove imprese;

c - la pianificazione nucleare od integrale cui prenderairo parte tutti ilnovinenti di operato ri (sindacati), dei giovani e dei creatori

d - la rotazione negli incarichi ammistrativi di responsabilità, che condurrebbe alla loro progressiva spoliticizzazione.

Soltanto il mondo ricostruito in base alle strutture del protezionismo giovanile, eliminate le distruzioni ed i parassitismi reazionari, potrà dare luogo alla società paradisiaca, provvista di ricchezze e di felicità infinite, moltiplicantisi senza sosta.

12. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO IN MATEMATICA?

1) Il nostro movimento ha offerto, in prima luogo, una nuova definizione di questa sfera, che é da noi considerata come la scienza degli elementi puri, oggettivi, delle loro descrizioni nonché delle loro combinazioni.

2. Il nostro sistema inedito suddivide il complesso di quest'ambito in:

a - Elementica o settore dei componenti;

b - Rapportica o settore delle associazioni e delle relazioni;

c - Calculica o Solutica, settore dell'individuazione dei risultati delle operazioni e dei problemi matematici;

d - Struttura di notazione ecc. .

3) a - nella dimensione dell'Elementica abbiano individuato il campo dei non-numeri o dei numeri molli, rispetto al quale l'ambito dei numeri acquisiti rappresenta una parte successiva, artificiale, frammentaria;

b - per quanto concerne la Rapportica abbiano enucleato talune leggi di supercomposizione, in cui vengono ricomprese altresì relazioni assurde, inesatte od iperesatte;

c - nella Calculica o Solutica proponiamo l'allargamento dei repertori e dei lessici di determinazione delle risposte ad esplorazioni inedite;

d - nell'ambito della Notazione, sveliamo la super-scrittura integrale od ipergrafia.

Così il nostro movimento opera il rivolgimento e la dilatazione delle matematiche.

13. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELL'EROTOLOGIA?

L'erotologia di Isou costituisce una visione coerente, rigorosa, della sfera dell'amore, in cui le singole parti si concatenano in un ordine ad un tempo evolutivo e - non appena sedimentato - organico, fondamentale.

1) Il settore dell'acquisizione sensuale (de l'acquis sensuel), comprendente i dati biologici, psicologici, economici e culturali, grazie ad Isou è stato definito per la prima volta come una meccanica ereditata dalla passione ed estesa attraverso la dimensione bio-fisio-eco-culturale immaginaria od infinitesimale, negativa o positiva; formulato algebricamente e considerato come frammento dell'insieme della voluttà o come ambito indipendente di tale insieme.

2) Il settore della conquista voluttuosa, comprendente la "meccanica delle donne" il cui rendimento è fondato sul calcolo possibilistico, arricchitosi successivamente della "meccanica della conquista passionale integrale" in cui sono inclusi tutti i mezzi di seduzione possibili ed impossibili, di tutti gli elementi sensuali concepibili ed inconcepibili.

3) Il settore dell'amplesso, comprendente l'amplesso ininterrotto puro arricchito dalle dimensioni dell'amplesso negativo e dell'amplesso suggerito.

4) Il settore della perversione che comprende l'insieme delle posizioni possibili e impossibili degli elementi umani, animali, vegetali, materiali, noetici, comuni ed alterati, percepiti in tutti i sensi reali od immaginari, a gradi di tempo e di potenza diversi e formulati matematicanente.

5) Il settore dell'amore prodigioso che abbraccia la sauna dei fattori ideali complementari dell'esperienza o della meccanica, della seduzione, dell'amplesso e della perversione, basati sulla forza e sul tempo.

6) Il settore dell'anti-amore, comprendente l'anti-erotologia, arricchita dall'anti-amore negativo e dall'anti-amore frazionario od incompiuto.

14. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO IN TEOLOGIA?

1) La nuova visione della creazione divina. Mediante la concezione della creatività moltiplicatrice di ricchezze - in attesa del metodo di novazione permanente, sistema di divinità in marcia - abbiamo collegato, per la prima volta, la nozione di Dio all'attività dei creatori facendo di questi degli Iddii e contrapponendoli al clero delle religioni irrigidite e sorpassate.

All'accecamento mistico (ignoranza di Dio) ed all'accecamento nichihista (negazione di Dio) é necessario contrapporre il metodo creatore (isouiano) che é conoscenza della legge cui Dio obbedisce e delle vie attraverso cui si può divenire suoi eguali.

2) La nuova visione delle vie di manifestazione della divinità. Attraverso la concezione kladologica (klados in greco significa ramo), scienza di tutte le branche della cultura e della vita, abbiano dischiuso - per la prima volta - la visione dell'insieme degli ambiti e delle vie di manifestazione della divinità, vale a dire della Creazione.

3) La nuova visione della società paradisiaca. Grazie all'apporto della Paradilogia, sfera della felicità, sistema di elezione dei valori culturali e quotidiani degli di costituire la società paradisiaca, abbiano offerto la carta degli scopi dei creatori, oltrepassamento i fini dei preti sclerotizzati e delle masse abbrutite dai dirigenti e dall'insegnamento attuale.

La Paradilogia conduce verso l'universo della vita e della gioia eterne. Disprezzando un mondo in cui, a parte gli impostori, non v'é né Dio né maestro, la Paradilogia ci conduce verso una società in cui saremo tutti Iddii e tutti maestri.

Feuertach, Marx ed Engels hanno affermato che i poteri degli dei sono oggi assunti dagli uomini o dal popolo che rimpiazza per l'innanzi il mito, insufficientemente definito in precedenza attraverso una descrizione delle capacità reali.

E' vero che il progresso della cultura ha via via permesso di sostituire espressioni riproducibili a piacere alle espressioni vaghe ed imprecise e che le strutture artistiche, filosofiche e scientifiche hanno eliminato senza sosta nozioni artificiali estranee ai dati effettivi.

Ma, ancora, occorrerebbe che il reale potere che agisce in qualche rara creatura di ciascuna generazione sia oggi, decifrato in nodo tale da poter essere offerto a tutti.

Soltanto la nuova concezione aiuterà gli uomini ad oltrepassare la loro condizione di "produttori", di "cittadini", di "proletari", per divenire dei novatori moltiplicatori, degli Iddii, in una società divina, d'eterno autorinnovamento.

Esattamente come ogni pittura contemporanea o comunque posteriore all'Impressionismo, che ignori l'apporto di questo movimento - la frantumazione dell'oggetto - é superficiale e destituita d'interesse; esattamente come ogni poesia o letteratura contemporanea, o chiunque posteriore al Simbolismo, che ignori la densità di linguaggio di tale movimento é superficiale, così - oggi - ogni scrittore e, in generale, ogni artista attivo al tempo del lettrismo o successivamente a questo che non ne abbia assimilato le rivelazioni fondamentali si dimostra superficiale, incapace di andar oltre, di segnare il proprio campo specifico d'una espressione novatrice, realmente personale. Naturalmente i lettristi sono sempre all'avanguardia dell'avanguardia.

Opere:

filmografia di Lemaitre Maurice:

  • "Victoire de Jules l'apostolique pendant la seconde guerre de Troie" (1967) in collaborazione con R. Blanchard.

La colonna sonora é costituita da un testo di Lemaître sul fenomeno superterporale che permette allo sconosciuto R. Blanchard di passare alla storia (dal cinema) come assistente o aiuto regista di Lemaître.

  • "Contre le cinéma d'André Holleux et consorts" (1967).

Film polemico contro i burocrati ministeriali. La colonna sonora é costituita da un testo in cui si definisce "André Holleaux" (non altrimenti identificato) come il prototipo dell'amministratore ottuso.

  • "Au delà du déclic" (Film a colori in 16 mn., 14 marzo 1965, Oentre de Créativité, Parigi).

Si tratta del testo del libro omonimo fotografato e accompagnato da una serie di poemi lettristi.

  • "Moteur!" e "Le film de demain" entrambi lanciati il 13/X/l967 alla Cinémathèque Française di Parigi, sono films a colori, in 16 mm., della durata di 2'. Appartengono alla serie dei films infinitesimali e supertemporali.
  • "Pellicule" (Film a colori in 16 mmm., 41', 21/2/ /1968. Café-Cinéma Le Colbert, Parigi).

Si tratta di un'altra opera supertemporale e dunque in perpetuo divenire. Nel corso della prima seduta la colonna sonora é stata incisa in francese, in seguito é stata aggiunta anche una copia inglese. L'immagine base, dal titolo 'vietato calpestare l'erba" mostrava uno spezzone qualunque, recuperato nel bidone della spazzatura di un laboratorio cinematografico. Gli spettatori si sono poi incaricati di aggiungere o tagliare qualcosa alla pellicola e i loro interventi venivamo incisi per arricchire la colonna sonora discrepante. Bagni d'acido, chiazze di colore, graffi hanno invece progressivanente modificato 1' immagine. Grazie all'intervento del pubblico "Pellicule" si costituisce facendosi ma altresì si distrugge, seguendo lo stesso principio, cosicché ai ogni seduta la sua fruizione da parte del pubblico cambia.

  • "Chutes" (Film a colori in 16 mn., 26', 27/3/1968 al Café-Cinéma Le Colbert, Parigi).

Ispirato dal quadro di Theodore Casseriau, "La Toilette d'Esther ", questo cortometraggio narra l'intervista fra un produttore ed un'aspirante diva. Il film consiste in una sola immagine, il volto progressivamente devastato e torturato dell'attraente e sensibile attricetta alle prese con l'esoso produttore che non é altri che il regista stesso, il quale inaugura qui il film a mono-immagine cesellata.

  • "Une Oeuvre" (Film a colori in 35 mm., 15', settembre 1968, Cinémathèque Française, Parigi).

Concepito come omaggio a Tristan Tzara. Ricorda la ricetta di composizione di un poema dada ed è costituito da frammenti d'immagine raccattati nella spazzatura di un laboratorio e montati a casaccio, cioè nell'ordine di riciclaggio. La colonna sonora é fornita sia dal suono preesistente (già contenuto nello spezzone) sia dal rumore degli apparecchi di proiezione.

  • "Le soulèvement de la jeunesse" (Film a colori, 16 mmm., 28', gennaio 1969, American Center for Students and Artists, Parigi).

Si tratta di un film manifesto politico con lettura di brani di poesie di Isou e Lemaître nonché "co1lage" di frasi di De Gaille, Pompidou, Cohn-Bendit ecc. Riprende testi anteriori sull'economia nucleare, sulle teorie estremiste, post-anarchiche e meta-situazioniste.

  • "L'Ecrevisse mathématique" (Film a colori, 16 mmm., 28', 9/3/1969, Amenican Center for Students and Artists, Parigi).

Immagini eterogenee, suono diverso ogni volta e composto da testi di provenienza radiofonica, televisiva, discografica o incisi in-vivo durante la proiezione stessa.

  • "Votre film" (Film a colori, 16 mm., 2', 6/6/1969, American Center for Students and Artists, Parigi).

Anche questo film appartiene alla fase infinitesimale e supertemporale.

  • "Toujours à l'avant-garde de l'avant-garde jusqu'au paradis et au-delà" (Film in bianco e nero, 16 mm., 22', 9/4/1970 Cinémathèque Française, Parigi).

L'immagine é costituita da un servizio della televisione tedesca (Repubblica Federale) sulla Biennale di Parigi del 1969 durante la quale Maurice Lemaître presentava una commedia intitolata "L'Ascensione della Fenice M.B." (14) in cui é stata aggiunta l'immagine di Lemaître come spettatore-attore. la colonna sonora é rappresentata dalla voce di Maurice Lemaître che si rivolge al pubblico sia commentando l'immagine, sia invitandolo a partecipare al film per completarlo.

  • "Un film à faire" (15) (21/4/1970, Cinémathèque Française, Parigi. A colori. Suono ottico, 2', 16 mm.).
  • "Positif-Negatif, votre film" (Film a colori in 35 mm., 70', 1/5/1970, Centre de Créativité, Parigi).

Il film corrisponde alla ripresa, dalla A alla Z, del film non montato "La Vampire Nue" di Jean Rollin, girato anni prima, in cui Lemaître fungeva da attore. Durante la proiezione, Lemaître incide i commenti degli astanti per creare la colonna sonora. Essendosi smarrita la copia positiva, Lemaître riprende il procedinento tre anni dopo (alla Cinémathèque Française) con la copia negativa.

  • "Une copie mutilée" (Film a colori in 35 mm., 95', 1973 Cinémathèque Française, Parigi).

Copia del precedente "Le Film est dejà commencé?" (1951) mutilata e sfigurata dagli operatori e dagli esercenti, con nuove lacerazioni appositamente praticate dall'autore e l'aggiunta di frammenti eterogenei.

  • "Image" (Film a colori in35nm., 95', 29/11/74, Centre de Créativité, Parigi).

Davanti allo schermo vuoto e spento viene collocato un televisore acceso mentre un lettrista vi si siede accanto e legge testi programmatici.

  • "Qu'attendez-vous? Un Film" (Film a colori, 16 mm., 1', 19/12/1975, Laboratoire Tirages 16, Parigi).

L'arte infinitesimale é un campo basato, Isou dixit, "su particelle sprovviste di senso immediato in cui ogni elemento esiste nella misura in cui permette di immaginare un altro elemento inesistente o possibile". Questo corto (é il caso di dirlo) metraggio illustra tale teoria.

  • "Montage" (Film a colori, 16 mmm., 90', 30/3/77, Omnium des Cinéastes Indépendents, Club I.L.C., Parigi).

Film iper-narrativo con regia e partecipazione degli spettatori. Distribuzione di volantini con testi diversi, che possono costituire la colonna sonora. A metà proiezione verranno appesi allo schermo dei vecchi giornali. Abbassamento del suono sino a renderlo quasi del tutto incomprensibile. I giornali vengono poi bruciati davanti allo schermo. La proiezione continua mentre lo schermo sparisce (alzato o coperto), le luci si accendono e si chiede ad alcuni spettatori di venire ad interpretare gli scenari distribuiti davanti agli altri spettatori.

  • "Un Navet" (Film a colori in 35 mmm., 40', 29/4 /1977, Centre Georges Pompidou, Parigi).

Regia e partecipazione degli spettatori. Proiezione di uno spezzone introduttivo. Riaccensione delle luci. Lettura di un testo di istruzioni che annuncia la proiezione di un altro spezzone. Quando questa avviene, guastatori nella sala criticheranno il regista, il laboratorio, gli spettatori. Si ferma la proiezione e si intavola un dialogo.

  • "30 Bons Films" (Film a colori in 16 mm., 25', 5 /4/1977, Coopérative de Cinéastes. Galerie L'Ouverture, Parigi).

Solleva i problemi dell'anarrazione, del sincinema, dell'arte corporea. Inizia con immagine muta e il commento (non di Lemaître) "prima storia narrata" indi "seconda storia narrata" che viene aggiunta alla prima ma senza rapporto con questa. Musica dell'operetta "Al paese del sorriso" di F. Lehar. Distribuzione di testi sintetici di altre 47 storie divise in tre categorie 1) in caratteri latini; 2) in segni infinitesimali; 3) da scriversi da parte degli spettatori su carta od altri materiali. Poi in omaggio a tutte le donne che hanno mostrato i loro attributi anatomici alla cinepresa, il regista si denuda e mostra al pubblico il suo deretano trasformandolo in "schermo vivo".

  • "The great Train of History" (Film a colori in 16 mm., 40', 30/1/1978. Bibliothèque Nationale, Parigi).

Alla sinistra dello schermo un proiettore per diapositive. Viene proiettata un po' di pellicola bianca, poi, lentamente, le diapositive, ma non sullo schermo, bensì a destra o sinistra, facendo ne variare le dimensioni con movimenti del proiettore, sinché si può leggere sullo schermo la parola "fine".

  • "Tous derrière Suzanne, jeune, dure et pure" (Film a colori in 16 mm., 12 ore minimo, 30/1/1978, Bibliothèque Nationale, Parigi).

Il regista commenta "col bastone di sua madre" le immagini proiettate. Viene adoperato un proiettore ad immagine fissa sulla quale vengono proiettati testi filmati o fotografati. Un animatore colloca davanti allo schermo un grande specchio in modo da riflettere l'immagine sugli spettatori, sui muri, sul soffitto, sul pavimento, sulla cabina di proiezione, sulle pareti laterali.

  • "Un film porno" (Film a colori, 16 mm., 45', Cine Club Saint-Charles, Parigi, 22.2.1978).

Piccolo schermo accanto allo schermo normale, con tessuti, oggetti, una gabbia ecc. . Film proiettato sullo schermo normale. Spettatori e attori vengono a collocarsi davanti allo schermo e leggono estratti di "Le Boudoir de la Philosophie de Maurice Lemaître" (16). Viene proiettato sul piccolo schermo un film pornografico qualsiasi. Alcuni spettatori si alzeranno, cercando di individuare le immagini. Due attori si piazzeranno davanti al piccolo schermo fumando grosse pipe in modo da rendere il film invisibile.

  • "Un film à emporter à la maison" (Film a colori in 16 mm., 22/2/1978, Cine Club Saint-Charles, Parigi).

Alla fine di una seduta di cinema il regista mostra una "pizza" e annuncia "Ah, mi sono dimenticato di farvi vedere questo film. Visto come stanno le cose, rientrate e cercate di immaginarvelo".

  • "The Song of Rio Jim" (Film in bianco e nero, 16 mm., 3', 22/2/1978, Cine Club Saint-Charles, Parigi).

Viene presentato come il primo film a pellicola nera. Omaggio a Luce e Hart, creatori del western. L'idea del western viene però immessa nella colonna sonora.

  • "Le dernier film" (Film in bianco e nero, l6 mm., 3', Cine Club Saint-Charles, 22/2/1978, Parigi).

Altro film ad immagine nera ma anche del tutto a-sonoro. Distruzione del cinema tradizionale e del cinema discrepante in favore del cinema immaginario.

  • "Synfilm suggéré ou inachevé" (Film a colori in 16 mmm. , 45', Centre Culturel Britannique, 9/3/1978, Parigi).

Proiezione di "Intolerance" di D.W. Griffith sul viso di Maurice Lemaître oltre a "Le film est dejà commencé?" sullo schermo normale. Poi Marice Lemaître spara sullo schermo, infine sugli spettatori. Interviene in seguito un attore che raffigura il pubblico e che getta coriandoli. Poi Nicolas Villodre (il pubblico) fotografa gli spettatori a colpi di polaroid. Maurice Lemaître impiega elementi olfattivi, gustativi, cinestesici, tattili; suono inciso in vivo da riadoperare.

  • "Sourcils, clins d'oeil et froncements de sourcils pour Dominique" (14/3/1978, U.E.R. Saint Charles, Parigi).

Omaggio collettivo al critico Dominique Noguez. Film corporale con partecipazione del pubblico che inizia su un testo di critiche "amichevoli" di Maurice Lemaître nei confronti di Noguez.

  • "Films anti-supertemporels" (17/l0/l978, Centre de Créativité, Parigi):
  • "Prochainement sur cet ecran"
  • "Encore un petit peu de cinéma avant d'en finir"
  • "Sus au 'Diable pluriel' "
  • "Projection privée"

Il presentatore si colloca davanti allo schermo e legge un testo di Maurice Lemaître avvertendo che rifiuterà qualsiasi apporto da parte degli spettatori. Si coprirà gli occhi con una benda e le oreccchie con cuffie ermetiche e rimarrà di fronte al pubblico in piedi ed in silenzio. Dopo aver inventato il film supertemporale (con partecipazione del pubblico) Lemaître inaugura lo schema anti-supertemporale.

  • "Une histoire d' amour" (21/10/1978, Salon Ecritures, Parigi, col., ott., 8').

Dall'animatore della seduta viene letto prima della proiezione un testo che avverte come sia intenzione del regista realizzare un film integrale in cui musica, rumori insignificanti o no e parole si collochino su immagini disegnate, senza alcun sincronismo con queste ultime.

  • "Des scènes d' amour très réalistes, avec force, details et gros plans" (21/X/l978, Salon Ecritures, Parigi. Film a colori, 8 mm., 15').

Proposta di un discronismo totale perpetuo. Durante la proiezione di un film pornografico dall'immagine indiscernibile grazie alla polvere, a lenti sfuocate, alle dita dell'operatore ecc., la radio trasmetterà un programma locale.

  • "14 Mars 1965" (Film a colori in 16 mm., 45', lanciato il 31/1/1979 al Cine Club Saint-Charles a Parigi).

Altro film anti-supertemporale in cui si rifiuta l'apporto del pubblico. Per convincerlo Lemaître indossa una cuffia ermetica e si copre gli occhi con una benda. Dopo cinque minuti di proiezione al buio viene distribuito un testo e si accendono le luci. Dietro le spalle degli spettatori viene collocato uno schermo mobile con proiezione di diapositive turistiche. Il film é dedicato a Danmnique Noguez.

  • "Caméra! Moteur! Action! Coupez!" (Film a colori in 16 mm., 15', prima durante il mese di aprile del 1979).

Concepito come una battaglia fra il pubblico partecipante e il film che vuole imporre le sue immagini e la sua colonna sonora. L'operatore può farsi complice degli spettatori, fermando ogni tanto la proiezione, coprendo l'obiettivo o staccando il suono per permettere gli interventi del pubblico. Illustra la tesi anti-supertemporale centro cui il pubblico si prende la rivincita, vendicandosi del regista del film anti-supertemporale.

  • "Eric von Stroheim" (Film in bianco e nero, 16 mm., 107', luglio 1979).

La colonna sonora é costituita dalla lettura di un articolo di Lemaître, prefazione ad una biografia di Bob Bergut dedicata al cineasta. L' immagine rappresenta "Foolish Wives", di Stroheim, considerato da Lemaître uno dei capolavori della storia del cinematografo.

  • "Le sixième soleil" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Questo film ci propone il "sincronismo allusivo", consistente in immagini accompagnate da un commento qualsiasi, congiunzione discrepante di immagini banali con una colonna sonora altrettanto banale (composta da parole e musica).

  • "Cinéma, art du 'mouvement' " (Film a colori in 16 mm., 10', presentato nell'agosto 1979 al Centre de Créativité a Parigi).

Si tratta di pellicola nera proiettata sullo schermo. Improvvisamente salta fuori un'immagine. Polemica contro la definizione dei critici del cinema concepito come arte del movimento.

  • "L'Amour réinventé" (Film a colori in 16 mm., 15', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Su una pellicola cesellata e già rifilmata sono state aggiunte nuove cesellatire sulla copia negativa e su quella positiva. Il suono é costituito da una serie di opere lettriste.

  • "La légende de Cricri" (Film a colori in 16 mmmn.,l5', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Mono-immagine non cesellata. Ripetizione dello stesso fotogramma dall'inizio alla fine. La colonna sonora é formata da opere lettriste ma é anche, parzialmente, supertemporale in quanto il pubblico é invitato ad esprimere pensieri gentili ispirati dal fotogramma rappresentante Christiane Guymer, sorella del regista.

  • "Caradan" (Film a colori in 16 mm., 90', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Si presenta come cinema ipergrafico. Vari apparecchi. di proiezione e sistemi di amplificazione del suono che trasmetteranno simultaneamente o a mo' di dialogo. Interverranno inoltre odori e sensazioni olfattive, cinestesiche ecc. ottenute tramite la distribuzione di alimenti in sala.

  • "Première exclusivité" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Film infinitesimale ottenuto proiettando fotogrammi qualsiasi sullo schermo e dicendo quello che evocano. Lo spunto é offerto da una scatola di diapositive circolate in sala e dall'incisione dei commenti del pubblico.

  • "Première mondiale" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Film supertemporale in cui il regista si propone di immaginare all'interno dello schermo qualsiasi fotogramma desiderato, distruggerlo, sostituirlo, manipolarlo all'infinito, da solo o in collaborazione. Lo stesso dicasi per la colonna sonora.

  • "La critique" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Film supertemporale senza immagine, la cui colonna sonora é formata da testi scelti di critica cinematografica il cui insieme costituisce una storia della critica creativa.

  • "Le Temps des assis" (Film a colori, in 16 mm., agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi). L'immagine é arancione e la colonna sonora é costituita dalla lettura di brani del libro di Lemaître "Le Temps des assis".
  • "Un film commercial et militant" (Film a colori, in 16 mm., 10', Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Combinazione di due serie alternative di immagini :

1. sequenze fotografiche animate o no, cesellate o no;

2. serie di immagini astratte disegnate direttamente sulla pellicola, negativa o positiva.

La colonna sonora é composta da testi programmatici lettristi.

  • "A projeter sur le ciel, la nuit" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi. Pellicola trasparente, suono di sala, durata 20', l6 mm.).

Film ispirato da e dedicato a Dominique Noguez. Consiste in una pellicola trasparente la cui immagine é costituita a sua volta dalla polvere e da tutti gli incidenti tecnici che possano accompagnare la proiezione. La colonna sonora é formata da una sola frase pronunciata da uno pseudo-spettatore (il regista o un "animatore") seduto in mezzo al pubblico: "Ma guarda che bella polvere!"

  • "L'amour-système" (Film in bianco e nero, 16 mm., Centre de Créativité, Parigi).

Pellicola nera. Testo del romanzo di Maurice Lemattre: "Journal d'un dragueur". Illustrazione della teoria di nullificazione del fotograrmma e distruzione completa di qualsiasi segno visivo.

  • "Le plus grand film de toute l'histoire du cinéma" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi).

Suono costituito da frammenti del romanzo di Maurice Lemaître "Les Existentialistes" accompagnato da una descrizione degli elementi non testuali.

  • "Agosto 1979" (Agosto 1979, Centre de Créativité, Parigi);

Niente pellicola ma soltanto suono costituito da testi scritti da Ma~rice Lema!tre in favore della Cinémathèque Française. L'assenza dell'immagine va considerata come l'immagine stessa.

  • "Western" (Prima al Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi, 19/3/l9&).

Prima della seduta viene conciato un pezzo di cuoio sul quale si scrive: "Film integralmente ed esclusivamente tattile e odoroso". L'animatore lo presenterà commentandolo e farà circolare il pezzo di cuoio che gli spettatori potranno toccare al buio, ad occhi chiusi, annusandolo, accarezzandolo, mordendolo ecc. .

  • "La vallée de Saint-Jeannet" (prima il 21/3/l980 presso il Centre Pompidou a Parigi).

Film da aspirare. Viene fatto circolare fra gli spettatori un foglio di carta intriso di un profumo raro. Per la prima "visione" venne adoperata la ginestra, che nessuno riconobbe.

  • "Un film super expérimental" (Prima: 21/3/1980, Centre Pompidou, Parigi).

Film integralmente ed esclusivamente olfattivo. A luci spente verranno bruciati in sala erbe o profumi rari. Il gioco consiste nel riconoscere la fragranza.

  • "L'Hyper-cène" (Prima: 21/3/1989, Centre Pompidou, Parigi).

Film integralmente ed esclusivamente gustativo. Viene presentata al pubblico una "pizza" cinematografica, come un film da mangiarsi. Sollevato il coperchio si scoprirà che la scatola non contiene la solita bobina, bensì caranelle, cioccolatini e dolci vari che vengono offerti a turno agli spettatori.

  • "Le jugement dernier" (Prima: 22/3/1989, Centre Pampidai, Parigi).

Film infinitesimale di fantascienza. Nella sala buia il regista si presenterà con una torcia al fosforo accesa, chiedendo: "Siete pronti?".

  • "Un film d'horreur dont vous me donnerez le title" (Prima: 22/3/1980, Centre Pompidou, Parigi).

Film integralmente ed esclusivamente tattile. Nella platea buia il regista annuncerà: "Il film d'orrore al quale assisterete ora é un'opera integralmente ed esclusivamente tattile. Siete pregati di non imbrogliare e di non cercare di vedere l'oggetto che verrà fatto circolare. Fate attenzione a dove si trova il vostro vicino che si sbarazzerà dell'oggetto consegnandovelo." Si faranno circolare oggetti vari fra gli spettatori, ad esempio: una pila elettrica, un calco di gesso della mascella di Lemaître, un oggetto viscido, un animale vivo ecc..

  • "Vomi cinéma, crachat cinéma, morve cinéma, excrément cinéma, dejections cinéma" (Prima: 22/3/1980, Centre Pompidou, Parigi).

Il regista si presenta davanti al pubblico, nella sala a luci accese e dice: "L'opera che vi presento é un film destinato a ripulirvi dal vomito, dagli scaracchi, dal moccio, dagli escrementi del cinema commerciale". Viene indi distribuita carta igienica.

  • "Un film sentimental" (1980)

L' animatore distribuisce agli spettatori una foto ripresa da un vecchio film anericano che é piaciuto molto al regista. Tocca agli spettatori aggiungere appropriati commenti atti a valorizzare ancor più 1' interpretazione dell' attrice.

  • "Tous les films de la semaine" (1980)

In polemica contro la classificazione del film in generi diversi, Lemaître propone la costruzione collettiva di un film a partire da una fotografia conservata forse nel portafoglio di ognuno degli spettatori.

  • "Un film policier" (1980)

Un animatore si presenta davanti allo schermo a luci spente. Estrae dalla tasca una rivoltella che punta contro gli spettatori. Si mette a sparare su di loro. Ripresa, insomma, di una vecchia provocazione di André Breton che ebbe a dire (dichiarazione di cui poi si pentì): "l'atto surrealista più puro é scendere per strada con una rivoltella in pugno e mettersi a sparare sulla folla".

  • "L'astre polaroide" (1980)

Proposta di cesellatura poliautomatica, su cui non si possiedono più ampi ragguagli.

  • "Participation de Maurice Lemaître" (1980)

Il regista si rivolge epistolarmente a Dominique Zeltzer affinché lo rappresenti alla "Settimana del cinema infinitesimale, immaginario, inesistente o impossibile" del Salon Ecritures (16 giugno - 15 luglio 1980) chiedendole di realizzare per lui alcuni film scegliendone anche i titoli.

Correlazioni:

Alcuni esponenti del Lettrismo ruppero con Isou formando successivamente il movimento dell’Internazionale lettrista proponendo rispetto alle teorie di Isou anche una critica materialistica della società dominante e della cultura seria.

Bibliografia:

  • 2007, Lettrisme et Situationnisme, Edizioni Peccolo, Livorno (atti del convegno, giugno 2005).
  • 1964, Les Champs de Force de la Peinture Lettriste, Avant-Garde, Paris.
  • 1947, Manifesto of Lettrist Poetry: A Commonplaces about Words. Introduction à une Nouvelle Poésie et une Nouvelle Musique, Paris, Gallimard.

Webliografia: