Arte programmata: differenze tra le versioni
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Dagli anni sessanta, si sviluppa in Italia un movimento di avanguardia definito "Arte Programmata". Il termine fu coniato dal maggior esponente del movimento di avanguardia, [[Munari Bruno]], il quale insieme a Giorgio Soavi, a Milano, presso un negozio Olivetti, nel maggio del 1962, organizzò una mostra denominata "Arte Programmata" in cui esposero le proprie opere il [[Gruppo T]], il [[Gruppo N]], [[Mari Enzo]], [[Munari Bruno]] e il [[Grav]] (Groupe de recherche d’art visuel). | Dagli anni sessanta, si sviluppa in Italia un movimento di avanguardia definito "Arte Programmata". Il termine fu coniato dal maggior esponente del movimento di avanguardia, [[Munari Bruno]], il quale insieme a Giorgio Soavi, a Milano, presso un negozio Olivetti, nel maggio del 1962, organizzò una mostra denominata "Arte Programmata" in cui esposero le proprie opere il [[Gruppo T]], il [[Gruppo N]], [[Mari Enzo]], [[Munari Bruno]] e il [[Grav]] (Groupe de recherche d’art visuel). | ||
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Revisione 19:01, 21 Giu 2009
Dagli anni sessanta, si sviluppa in Italia un movimento di avanguardia definito "Arte Programmata". Il termine fu coniato dal maggior esponente del movimento di avanguardia, Munari Bruno, il quale insieme a Giorgio Soavi, a Milano, presso un negozio Olivetti, nel maggio del 1962, organizzò una mostra denominata "Arte Programmata" in cui esposero le proprie opere il Gruppo T, il Gruppo N, Mari Enzo, Munari Bruno e il Grav (Groupe de recherche d’art visuel).