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− | + | Gary Hill è fra gli artisti contemporanei più importanti che indagano i rapporti fra parola e immagine, ricerca che ha dominato la video arte nella passata decade. Di formazione scultore, Hill ha cominciato a lavorare con i video nel 1973 ed ha prodotto una notevole raccolta di filmati e video installazioni che sono fra i più significativi nel campo della video arte. | |
− | Gary Hill | + | I suoi primi video esploravano le proprietà formali del nuovo mezzo di comunicazione, soprattutto attraverso la combinazione degli elementi visivi e sonori. |
+ | Queste indagini l’avrebbero condotto verso ricerche uniche nel campo della linguistica e della percezione - ivi comprese le inchieste empiriche Why Do Things Get in a Muddle? (1984), URA ARU (1985-86) e Incidence of Catastrophe Catastrophe (1987-88) - che offrono articolazioni sonore ad introspezioni filosofiche e poetiche. Hill vi compone ed armonizza con inedita maestria, immagine, suono, scultura, parola, scritta e parlata. | ||
− | == | + | ==Biografia== |
+ | Gary Hill nato nel 1951 a Santa Monica, CA (USA) e attualmente residente a Seattle (Washington) è tra i più importanti creatori della scena artistica internazionale. Nasce come scultore, prediligendo l’uso dell’acciaio. Inizia ad operare con il video nel 1969 con la Woodstocck Community Video diventando così dagli anni Settanta il pioniere e precursore nella sperimentazione e ideazione della [[Videoarte|videoarte]] e delle video installazioni. Negli anni Ottanta il suo interesse si sposta verso l’aspetto processuale, indagando la forza semantica delle nuove tecnologie e coinvolgendo le infinite combinazioni tra elementi visivi, sonori e verbali. Ha lavorato in Giappone (1983-84) e al Centre Pompidou di Parigi (1988). I suoi video e videoinstallazioni sono stati presentati nelle maggiori esposizioni d’arte contemporanea, tra cui quelle del MOMA di New York, del Pompidou di Parigi, Documenta di Kassel, Biennale di Venezia dove nel 1995 Hill è il vincitore del Leone d’oro per la scultura. Nel 2005 l’artista californiano riceve la laurea ad honorem della Academy of Fine Arts di Poznan in Polonia. Attualmente vive e lavora a Washington. | ||
+ | Gary Hill è nato nel 1951. Ha studiato alla Arts Student League di Woodstock, New York. Fra i suoi molti riconoscimenti e fellowships vi sono i premi New York State Council on the Arts, il National Endowment for the Arts, due Rockefeller Foundation Fellowships e un Guggenheim Foundation Fellowship. Tra il 1984-85, soggiorna in Giappone grazie ad una borsa di studio, e nel 1988 è in Francia, grazie ad un altro premio. In entrambi i paesi porta a compimenti importanti lavori. Nel 1998 Hill viene insignito del prestigioso McArthur Foundation Fellowship. | ||
− | === | + | Hill ha collaborato con diversi network televisivi quali: Television Laboratory at WNET/Thirteen; Synapse Video Center, Syracuse, New York; Portable Channel, Rochester, New York; Experimental Television Center, Owego, New York; Sony Corporation, Hon Atsugi, Japan; Chicago Art Institute; and California Institute of the Arts. Ha insegnato al Center for Media Study, Buffalo; Bard College, Annandale-on-Hudson, New York; e il Cornish College of the Arts, Seattle. |
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+ | I suoi video e le sue installazioni sono state viste nel mondo intero, in esposizioni di gruppo i vari festival ed istituzioni culturali, fra i quali: il Moma a New York; il Centre Georges Pompidou a Parigi; Documenta 8 a Kassel, Germania; Long Beach Museum, in California; Stedelijk Museum ad Amsterdam e la Video Sculpture Retrospective 1963-1989, a Colonia, in Germania. Il lavoro di Hill's inoltre è stato oggetto di retrospettive ed esposizioni individuali al The American Center di Parigi; al Whitney Museum of American Art di New York; alla 2nd International Video Week, St Gervais, Ginevra; al Musee d'Art Moderne, Villeneuve d'Ascq, Francia; e al Moma di New York. | ||
+ | Nel 1995 Gary Hill ha vinto Leone d’Oro per la scultura alla Biennale di Venezia. | ||
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+ | Attualmente, vive a Seattle. | ||
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Gary Hill ha fatto del rapporto tra suono-immagine elettronica e linguaggio (oralità e testo scritto) il centro della proprio ricerca artistica; ha lavorato quindi sull’interazione tra modalità diverse di comunicazione e rappresentazione; pagine di libri, parole, corpi frammentati e silenziosi, letture ad altra voce si alternano nei testi visivi delle sue opere. | Gary Hill ha fatto del rapporto tra suono-immagine elettronica e linguaggio (oralità e testo scritto) il centro della proprio ricerca artistica; ha lavorato quindi sull’interazione tra modalità diverse di comunicazione e rappresentazione; pagine di libri, parole, corpi frammentati e silenziosi, letture ad altra voce si alternano nei testi visivi delle sue opere. | ||
− | Quando già era attivo nella ricerca video, mischia analogico e digitale, cercando di valutare la funzione dell’immagine informatica come sviluppo ulteriore dell’immagine video, in una interrogazione inquieta sul come collocare i linguaggi audiovisivi in una stretta adesione all’arte plastica da una parte, all’area mediatica dall’altra. | + | Quando già era attivo nella ricerca [[video]], mischia analogico e digitale, cercando di valutare la funzione dell’immagine informatica come sviluppo ulteriore dell’immagine video, in una interrogazione inquieta sul come collocare i linguaggi audiovisivi in una stretta adesione all’arte plastica da una parte, all’area mediatica dall’altra. |
Il suo è un lavoro complesso ed articolato riconosciuto dalla critica internazionale, dove pensiero e immagine, parola e suono sono i codici linguistici che l’artista smembra, decostruisce, poi dilata, nella sinestesia dei diversi media, in un articolato coinvolgimento di altre dimensioni: psichiche, biologiche e cibernetiche. Libero da vincoli, il suo lavoro è quindi aperto alla sfida e al confronto con le culture del passato. | Il suo è un lavoro complesso ed articolato riconosciuto dalla critica internazionale, dove pensiero e immagine, parola e suono sono i codici linguistici che l’artista smembra, decostruisce, poi dilata, nella sinestesia dei diversi media, in un articolato coinvolgimento di altre dimensioni: psichiche, biologiche e cibernetiche. Libero da vincoli, il suo lavoro è quindi aperto alla sfida e al confronto con le culture del passato. | ||
Più di qualsiasi altro artista, Gary Hill riesce a impiegare la tecnologia moderna per creare l’aura della presenza fisica. Molti suoi video mostrano personaggi che sembrano così reali da dare la sensazione di essere davvero presenti. | Più di qualsiasi altro artista, Gary Hill riesce a impiegare la tecnologia moderna per creare l’aura della presenza fisica. Molti suoi video mostrano personaggi che sembrano così reali da dare la sensazione di essere davvero presenti. | ||
− | + | I lavori di Hill sono caratterizzati da rigore sperimentale e precisione concettuale, uniti agli slanci creativi dell’invenzione. Descrivendo la linea di sviluppo del suo lavoro nelle note di programma della New American Filmmakers Series # 30 per il Whitney Museum of American Art, Hill dichiara: | |
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+ | "I primi lavori, e.g Air Raid, Sums & Differences, Ring Modulation (Full Circle) sono essenzialmente il risultato di un dialogo con le proprietà del mezzo utilizzato. In Processual Video, Black/White/Text ed in Happenstance, l’attenzione si sposta verso il 'processo', in uno spazio riflessivo in cui l'esperienza del linguaggio informa il processo della nascita dell’immagine che a sua volta si rifà ai meccanismi che danno origine al linguaggio - una sorta di striscia di image/language di Moebius. Around & About and Primarily Speaking era un tentativo di agganciare il 'punto di vista' dell’osservatore e trattare le immagini estemporaneamente, rendendo il loro contesto e il loro contenuto suscettibile alle variazioni del discorso... In Why Do Things Get In A Muddle? (Come On Petunia) e URA ARU (the backside exists, l’esplorazione degli elementi acustici della lingua, mi ha condotto, tramite i metalogues di Gregory Bateson, alle domande fondamentali sulla direzionalità del pensiero rispetto al tempo." | ||
+ | Forse più di ogni altro artista che utilizza i media suono/immagine, Hill inventa, con il video, una nuova forma di scrittura. Consapevole, e talvolta lo rivendica con chiarezza, delle prospettive post-strutturaliste dei mutevoli rapporti fra discorso, scrittura e linguaggio. Ma nella loro profonda correlazione al discorso teorico, queste installazioni non sono mai condizionate dalla teoria pura né aridamente accademiche. Videotape brillanti, quali soprattutto Primarily Speaking e Happenstance abbagliano con il loro giochi linguistici perspicaci ed illuminanti; imprese come Why Do Things Get In A Muddle? (Come On Petunia) e URA ARU quasi intimidiscono per la loro esecuzione elaborata; e Incidence of Catastrophe, un lavoro da molti considerato come il tour del force di Gary Hill, semplicemente soggioga per la sua ferocia intellettuale. | ||
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+ | ==Opere== | ||
Alcune delle opere | Alcune delle opere | ||
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*Why Do Things Get in a Muddle?, 1984. | *Why Do Things Get in a Muddle?, 1984. | ||
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Video a colori della durata di 43:51. | Video a colori della durata di 43:51. | ||
*URA ARU (the backside exists), 1985-86. | *URA ARU (the backside exists), 1985-86. | ||
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*Searchlight, 1986-1994. | *Searchlight, 1986-1994. | ||
Videoinstallazione. | Videoinstallazione. | ||
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Installazione. | Installazione. | ||
*Solstice d'Hiver, 1990. | *Solstice d'Hiver, 1990. | ||
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*Red Technology, 1994. | *Red Technology, 1994. | ||
Videoinstallazione con due proiettori. | Videoinstallazione con due proiettori. | ||
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Videoinstallazione. | Videoinstallazione. | ||
*Touching, 1996 | *Touching, 1996 | ||
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*Splayed Mind Out, 1996-98. | *Splayed Mind Out, 1996-98. | ||
Perfomance in collaborazione con Meg Stuart e la compagnia di danza Damaged Goods. | Perfomance in collaborazione con Meg Stuart e la compagnia di danza Damaged Goods. | ||
− | * Resounding Arches (Archi risonanti), 2005. | + | * [[Resounding Arches]] (Archi risonanti), 2005. |
Installazione sonora realizzato all’interno del Colosseo e del Tempio di Venere. | Installazione sonora realizzato all’interno del Colosseo e del Tempio di Venere. | ||
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*2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 467. | *2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 467. | ||
*2004, Corpi sognanti, Taiuti Lorenzo, ed. Feltrinelli, Milano, pp. 130. | *2004, Corpi sognanti, Taiuti Lorenzo, ed. Feltrinelli, Milano, pp. 130. | ||
*2004, Arte elettronica: video, installazioni, web art, computer art, ed. Giunti, Milano, pp. 36, 88 | *2004, Arte elettronica: video, installazioni, web art, computer art, ed. Giunti, Milano, pp. 36, 88 | ||
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*http://www.luxflux.net/n15/recensioni2.htm | *http://www.luxflux.net/n15/recensioni2.htm | ||
*http://www.electaweb.it/electa/ita/ufficio_stampa/9-946-1.jsp | *http://www.electaweb.it/electa/ita/ufficio_stampa/9-946-1.jsp | ||
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Versione attuale delle 15:03, 4 Giu 2007
.Personaggio
Hill Gary
Gary Hill è fra gli artisti contemporanei più importanti che indagano i rapporti fra parola e immagine, ricerca che ha dominato la video arte nella passata decade. Di formazione scultore, Hill ha cominciato a lavorare con i video nel 1973 ed ha prodotto una notevole raccolta di filmati e video installazioni che sono fra i più significativi nel campo della video arte. I suoi primi video esploravano le proprietà formali del nuovo mezzo di comunicazione, soprattutto attraverso la combinazione degli elementi visivi e sonori. Queste indagini l’avrebbero condotto verso ricerche uniche nel campo della linguistica e della percezione - ivi comprese le inchieste empiriche Why Do Things Get in a Muddle? (1984), URA ARU (1985-86) e Incidence of Catastrophe Catastrophe (1987-88) - che offrono articolazioni sonore ad introspezioni filosofiche e poetiche. Hill vi compone ed armonizza con inedita maestria, immagine, suono, scultura, parola, scritta e parlata.
Biografia
Gary Hill nato nel 1951 a Santa Monica, CA (USA) e attualmente residente a Seattle (Washington) è tra i più importanti creatori della scena artistica internazionale. Nasce come scultore, prediligendo l’uso dell’acciaio. Inizia ad operare con il video nel 1969 con la Woodstocck Community Video diventando così dagli anni Settanta il pioniere e precursore nella sperimentazione e ideazione della videoarte e delle video installazioni. Negli anni Ottanta il suo interesse si sposta verso l’aspetto processuale, indagando la forza semantica delle nuove tecnologie e coinvolgendo le infinite combinazioni tra elementi visivi, sonori e verbali. Ha lavorato in Giappone (1983-84) e al Centre Pompidou di Parigi (1988). I suoi video e videoinstallazioni sono stati presentati nelle maggiori esposizioni d’arte contemporanea, tra cui quelle del MOMA di New York, del Pompidou di Parigi, Documenta di Kassel, Biennale di Venezia dove nel 1995 Hill è il vincitore del Leone d’oro per la scultura. Nel 2005 l’artista californiano riceve la laurea ad honorem della Academy of Fine Arts di Poznan in Polonia. Attualmente vive e lavora a Washington. Gary Hill è nato nel 1951. Ha studiato alla Arts Student League di Woodstock, New York. Fra i suoi molti riconoscimenti e fellowships vi sono i premi New York State Council on the Arts, il National Endowment for the Arts, due Rockefeller Foundation Fellowships e un Guggenheim Foundation Fellowship. Tra il 1984-85, soggiorna in Giappone grazie ad una borsa di studio, e nel 1988 è in Francia, grazie ad un altro premio. In entrambi i paesi porta a compimenti importanti lavori. Nel 1998 Hill viene insignito del prestigioso McArthur Foundation Fellowship.
Hill ha collaborato con diversi network televisivi quali: Television Laboratory at WNET/Thirteen; Synapse Video Center, Syracuse, New York; Portable Channel, Rochester, New York; Experimental Television Center, Owego, New York; Sony Corporation, Hon Atsugi, Japan; Chicago Art Institute; and California Institute of the Arts. Ha insegnato al Center for Media Study, Buffalo; Bard College, Annandale-on-Hudson, New York; e il Cornish College of the Arts, Seattle.
I suoi video e le sue installazioni sono state viste nel mondo intero, in esposizioni di gruppo i vari festival ed istituzioni culturali, fra i quali: il Moma a New York; il Centre Georges Pompidou a Parigi; Documenta 8 a Kassel, Germania; Long Beach Museum, in California; Stedelijk Museum ad Amsterdam e la Video Sculpture Retrospective 1963-1989, a Colonia, in Germania. Il lavoro di Hill's inoltre è stato oggetto di retrospettive ed esposizioni individuali al The American Center di Parigi; al Whitney Museum of American Art di New York; alla 2nd International Video Week, St Gervais, Ginevra; al Musee d'Art Moderne, Villeneuve d'Ascq, Francia; e al Moma di New York. Nel 1995 Gary Hill ha vinto Leone d’Oro per la scultura alla Biennale di Venezia.
Attualmente, vive a Seattle.
Sito web
Poetica
Gary Hill ha fatto del rapporto tra suono-immagine elettronica e linguaggio (oralità e testo scritto) il centro della proprio ricerca artistica; ha lavorato quindi sull’interazione tra modalità diverse di comunicazione e rappresentazione; pagine di libri, parole, corpi frammentati e silenziosi, letture ad altra voce si alternano nei testi visivi delle sue opere. Quando già era attivo nella ricerca video, mischia analogico e digitale, cercando di valutare la funzione dell’immagine informatica come sviluppo ulteriore dell’immagine video, in una interrogazione inquieta sul come collocare i linguaggi audiovisivi in una stretta adesione all’arte plastica da una parte, all’area mediatica dall’altra. Il suo è un lavoro complesso ed articolato riconosciuto dalla critica internazionale, dove pensiero e immagine, parola e suono sono i codici linguistici che l’artista smembra, decostruisce, poi dilata, nella sinestesia dei diversi media, in un articolato coinvolgimento di altre dimensioni: psichiche, biologiche e cibernetiche. Libero da vincoli, il suo lavoro è quindi aperto alla sfida e al confronto con le culture del passato. Più di qualsiasi altro artista, Gary Hill riesce a impiegare la tecnologia moderna per creare l’aura della presenza fisica. Molti suoi video mostrano personaggi che sembrano così reali da dare la sensazione di essere davvero presenti.
I lavori di Hill sono caratterizzati da rigore sperimentale e precisione concettuale, uniti agli slanci creativi dell’invenzione. Descrivendo la linea di sviluppo del suo lavoro nelle note di programma della New American Filmmakers Series # 30 per il Whitney Museum of American Art, Hill dichiara:
"I primi lavori, e.g Air Raid, Sums & Differences, Ring Modulation (Full Circle) sono essenzialmente il risultato di un dialogo con le proprietà del mezzo utilizzato. In Processual Video, Black/White/Text ed in Happenstance, l’attenzione si sposta verso il 'processo', in uno spazio riflessivo in cui l'esperienza del linguaggio informa il processo della nascita dell’immagine che a sua volta si rifà ai meccanismi che danno origine al linguaggio - una sorta di striscia di image/language di Moebius. Around & About and Primarily Speaking era un tentativo di agganciare il 'punto di vista' dell’osservatore e trattare le immagini estemporaneamente, rendendo il loro contesto e il loro contenuto suscettibile alle variazioni del discorso... In Why Do Things Get In A Muddle? (Come On Petunia) e URA ARU (the backside exists, l’esplorazione degli elementi acustici della lingua, mi ha condotto, tramite i metalogues di Gregory Bateson, alle domande fondamentali sulla direzionalità del pensiero rispetto al tempo." Forse più di ogni altro artista che utilizza i media suono/immagine, Hill inventa, con il video, una nuova forma di scrittura. Consapevole, e talvolta lo rivendica con chiarezza, delle prospettive post-strutturaliste dei mutevoli rapporti fra discorso, scrittura e linguaggio. Ma nella loro profonda correlazione al discorso teorico, queste installazioni non sono mai condizionate dalla teoria pura né aridamente accademiche. Videotape brillanti, quali soprattutto Primarily Speaking e Happenstance abbagliano con il loro giochi linguistici perspicaci ed illuminanti; imprese come Why Do Things Get In A Muddle? (Come On Petunia) e URA ARU quasi intimidiscono per la loro esecuzione elaborata; e Incidence of Catastrophe, un lavoro da molti considerato come il tour del force di Gary Hill, semplicemente soggioga per la sua ferocia intellettuale.
Opere
Alcune delle opere
- The fall, 1973.
Video in bianco/nero della durata di 11’.
- Air Raid, 1974.
Video in bianco/nero della durata di 6’.
- Rock City Road, 1974-75.
Video a colori, silenzioso, della durata di 12’.
- Eath Puls, 1975.
Video a colori, della durata di 6’.
- Earth Pulse, 1975.
Video a colori della durata di 6’.
- Improvisations with Bluestone, 1976.
Video a colori della durata di 6’.
- Mirror Road, 1976.
Video a colori, silenzioso, della durata di 6’.
- Bits, 1977.
Video a colori della durata di 4’25’’.
- Bathing, 1977.
Video a colori, silenzioso, della durata di 4’25’’.
- Windows, 1978.
Video a colori, silenzioso, della durata di 8’.
- Sums & Differences, 1978
Video in bianco/nero della durata di 8’.
- Mesh, 1979.
Videoinstallazione.
- Picture Story, 1979.
Video a colori della durata di 7’.
- Soundings, 1979.
Video a colori della durata di 17’.
- Processual Video, 1980.
Video in bianco/nero della durata di 11’30’’.
- Black/White/Text, 1980.
Video in bianco/nero, stereo, della durata di 7’.
- Videograms, 1980-81.
Video in bianco/nero della durata di 13’25’’.
- Primarily Speaking, 1981-83.
Video a colori, stereo, della durata di 18’40’’.
- Why Do Things Get in a Muddle?, 1984.
Video a colori della durata di 32’.
- Incidence of Catastrophe, 1984-85.
Video a colori della durata di 43:51.
- URA ARU (the backside exists), 1985-86.
Video a colori della durata di 28’.
- Mediations (toward a remake of Soundings), 1979-86, color, stereo, 4:45
Video a colori, stereo, della durata di 4’45’’.
- In Situ, 1986.
Videoinstallazione.
- Searchlight, 1986-1994.
Videoinstallazione.
Installazione.
- Solstice d'Hiver, 1990.
Video a colori della durata di 60’.
- Tall ships, 1992.
Videoinstallazione.
- Learning Curve, 1993.
Videoinstallazione silenziosa.
- Osservazioni sul colore, 1994.
Videoinstallazione.
- Red Technology, 1994.
Videoinstallazione con due proiettori.
- Viewer, 1996.
Videoinstallazione.
- Touching, 1996
Performance al Speakeasy Cafe, Seattle, WA.
- Splayed Mind Out, 1996-98.
Perfomance in collaborazione con Meg Stuart e la compagnia di danza Damaged Goods.
- Resounding Arches (Archi risonanti), 2005.
Installazione sonora realizzato all’interno del Colosseo e del Tempio di Venere.
Bibliografia
- 2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 467.
- 2004, Corpi sognanti, Taiuti Lorenzo, ed. Feltrinelli, Milano, pp. 130.
- 2004, Arte elettronica: video, installazioni, web art, computer art, ed. Giunti, Milano, pp. 36, 88