Klee Paul: differenze tra le versioni

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Dal 1937 ebbe inizio la fase finale e più intensa di lavoro di Paul Klee. Nel 1937 realizzò 264 opere; nel 1938 ne realizzò  489; e nel 1939 addirittura 1,253.
 
Dal 1937 ebbe inizio la fase finale e più intensa di lavoro di Paul Klee. Nel 1937 realizzò 264 opere; nel 1938 ne realizzò  489; e nel 1939 addirittura 1,253.
 
In questo periodo, Klee adottò un stile di disegno caratterizzato dal continuo mutamento di segni e simboli in un processo di semplificazione e astrazione nel quale combinò un linguaggio elementare di forme con aree di colore.
 
In questo periodo, Klee adottò un stile di disegno caratterizzato dal continuo mutamento di segni e simboli in un processo di semplificazione e astrazione nel quale combinò un linguaggio elementare di forme con aree di colore.
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[[Image:Glance_out_of_red%2C_Paul_Klee%2C_1937.jpg|centre|frame|Glance out of red , 1937,
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pastel on cotton on coloured paste on burlap, 47 x 50 cm, Zentrum Paul Klee, Berna , Schenkung Livia Klee]]
  
 
==Bibliografia: ==
 
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Revisione 00:14, 4 Gen 2007

Paul Klee nel suo atelier di Weimar 1922
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Personaggio:

Paul Klee può essere ragionevolmente considerato uno dei più significativi pittori del novecento. Con la sua arte, infatti, è riuscito ad ampliare la nostra percezione del mondo e ad incorporare la varietà di esperienze di un secolo di storia ed a mettere in relazione astrattismo e figurativo.

Biografia:

1879 - Paul Klee nasce a Münchenbuchsee vicino a Berna il 18 Decembre. Il padre Hans Klee (1849–1940) è insegnante di musica e la madre, Ida Klee (1855–1921) è cantante.

1880 - La famiglia si trasferisce a Berna. Il giovane Paul riceve le primi lezioni di disegno dalla nonna Anna Catharina Rosina Frick.

1886-1897 - Klee frequenta le scuole a Berna, dove intraprende anche studi musicali.

1988 - Decide di dedicarsi alla pittura. Si iscrive all'Accademia di Monaco, dove segue i corsi di Franz von Stuck.

1899 - Incontra la pianista Lily Stumpf (1876–1946) ad un serata musicale.

1901 - Lascia l’Accademia di Monaco. Il 22 ottobre effettua il suo primo viaggio in Italia. Trascorrerà sei mesi di studio in Italia: il contatto con la vastità e la ricchezza di arte classica a Roma sarà origine di una crisi artistica per Klee.

1902 - Klee si fidanza con Lily Stumpf. Vive a casa dei genitori per i successivi quattro anni e lavora come violinista alla Bern Music Society. Klee considera questo periodo con la famiglia.

1905 - Si reca a Parigi, dove vede le opere degli impressionisti. La sua preferenza va a Van Gogh e Cézanne.

1906 - Klee partecipa alla mostra internazionale della Secessione di Monaco con lavori su vetro e opere grafiche di ispirazione simbolista. Il 15 settembre sposa Lily Stumpf a Berna. Due settimane dopo la coppia si trasferisce a Monaco.

1907 – Il 30 novembre nasce Felix, il figlio di Paul e Lily Klee.

1909 - Klee prende parte alla XIX rassegna della Secessione di Berlino. Il figlio Felix si ammala gravemente e per curarlo la famiglia trascorrerà tutte le estati, fino al 1915 a Berna. A novembre Klee decide di illustrare il Candido di Voltaire. I disegni verranno realizzati nel 1911.

1910 - Klee organizza la sua prima mostra in Luglio. L’esposizione di 56 lavori inizia al Kunstmuseum di Berna, seguono il Kunsthaus di Zurigo, il Kunsthandlung zum Hohen Haus a Winterthur e il Kunsthalle di Basilea.

1911 – A febbraio, Klee inizia a compitare il catalogo del suo lavoro. Da questo momento fino alla morte, egli registrerà con grande precisione tutta la sua produzione artistica. In autunno, grazie a Louis Moillet, Klee incontra Kandinsky e scopre le finalità del gruppo artistico Blauer Reiter (Blue Rider). Klee pubblica articoli sulle esibizioni e gli eventi culturali di Monaco sul mensile svizzero “Die Alpen” (The Alps).

1912 – Franz Marc e Wassily Kandinsky lo invitano a partecipare alla seconda mostra del Blauer Reiter presso la libreria Hans Golttz’s di Monaco e 17 opere di Klee vengono esposte. In aprile va a Parigi dove incontra gli artisti Robert Delaunay, Henri Le Fauconnier, and Karl Hofer

1914 - Con gli amici artisti August Macke e Louis Moilliet, a Pasqua, parte per la Tunisia. Al ritorno esporrà le sue opere, insieme a Marc Chagall, nella Galleria Der Sturm di Berlino. A ottobre presenta gli ultimi acquarelli realizzati in Tunisia – secondo la prospettiva del movimento “Neue Munchen Sezession” (New Munich Secession) del quale Klee è un membro fondatore.

1916 – Franz Marc muore al fronte il 4 marzo: Klee è profondamente addolorato. L’11 marzo egli stesso viene reclutato nell’esercito tedesco.

1917 – L’esposizione, a febbraio, delle sue opere insieme a quelle di Georg Muche nella galleria Der Sturm è un grande successo commerciale. 1918 – Smette definitivamente di tenere i suoi diari. In futuro però, rielaborerà gli stessi, trasformandoli in un’autobiografia.

1919 – Dopo essere esonerato dal servizio militare, Klee affitta uno studio nele castello di Suresnes a Monaco. Il 1 ottobre, stipula un contratto con l’agente Hans Goltz proprietario della Galleria Neue Kunst di Monaco.

1920 – Da maggio a giugno, Goltz organizzarà la più importante mostra delle opere di Klee fatta fino a quel momento: una retrospettiva di 362 opere. Il 29 ottobre Walter Gropius invita Klee presso il Bauhaus a Weimar. Il primo, fondamentale saggio di Klee sulla teoria dell’arte viene pubblicato nell’antologia di Kasimir Edschmid Schopferische Konfession (Creative Confession). Leopold Zahn e Hans von Wedderkop pubblicano la prima monografia su Paul Klee.

1921 – A marzo viene pubblicata la monografia di Wilhelm Hausenstein “Kairuan oder eine Geschichte vom Maler Klee und von der Kunst dieses Zeitalters” (Kairuan, or a Story of the Painter Paul Klee and the Art of his Age): il libro più importante sull’artista Klee. Il 13 maggio Klee inizia la carriera di docente presso il Bauhaus dove insegna “Teoria della forma e del colore” nell’ambito del corso propedeutico.

1923 – Il saggio di Klee “Wege des Naturstudiums” (Ways of Nature Study) viene pubblicato dal Bauhaus.

1924 – Dal 7 gennaio al 7 febbraio si tiene la prima mostra di Klee negli stati Uniti, organizzata da Katherine S. Dreier della Société Anonime di New York. Con Kandinsky, Jawlensky e Feininger, dà vita al gruppo "Die Blauen Vier" (I Quattro Azzurri), con il quale espone anche in America. Il 26 dicembre i leader del Bauhaus esercitano enorme pressione politica e dichiarano che la scuola in Weimar verrà chiusa l’anno successivo.

1925 - Con il Bauhaus si trasferisce a Dessau. In ottobre esce Pädagogisches Skizzenbuch« [Pedagogical Sketchbook] di Klee come secondo volume di una serie di saggi del Bauhaus pubblicati da Walter Gropius e László Moholy-Nagy. Klee cessa il suo contratto di agenzia con Hans Goltz ed incrementa i rapporti d’affari con Alfred Flechtheim – proprietario di due gallerie a Berlino e a Dusseldorf. Partecipa alla sua prima mostra in Francia dal 21 ottobre al 11 novembre nella galleria Vavin-Raspail, ma la sua partecipazione più importante è quella alla prima mostra parigina dei surrealisti alla Galerie Pierre.

1928 – Pubblica il saggio “exakte versuche im bereich der kunst” (precise experiments in the field of art) sulla rivista Bauhaus

1929 – Klee e la moglie trascorrono le vacanze estive in Francia e in Spagna. Klee inizia i contatti per ottenere la cattedra di professore presso l’Academy of Fine Arts di Dusseldorf. E’ al culmine del suo successo ed è considerato uno degli artisti tedesti maggiormente rispettati al mondo. Il Museum of Modern Art di New York, la Nationalgalerie, e la Galerie Alfred Flechtheim di Berlino organizzano importanti mostre per il cinquantesimo compleanno di Klee.

1931 – Il 1 luglio diventa professore dell’Academy of Fine Arts di Dusseldorf.

1933 - Il regime nazista acquista potere in tutta la Germania. Il Bauhaus viene chiuso nel 1932 e a metà marzo l’appartamento di Klee viene perquisito. Il 21 aprile Klee viene sospeso dall’incarico all’Accademia di Dusseldorf. Il 24 ottobre sottoscrive un contratto di agenzia con Daniel-Henry Kahnweiler, il proprietario della galleria parigina Galerie Simon. Il 23 dicembre si trasferisce in Svizzera.

1934 A novembre esce la monografia “Paul Klee: Handzeichnungen 1921–1930” (Paul Klee: Drawings 1921–1930) di Will Grohmann.

1935 Ad agosto Klee si ammala di bronchite che degenera in polmonite. A novembre si ammala di nuovo di morbillo.

1936 Le scarse condizioni di salute impongono a Klee una pausa di circa 6 mesi: riesce a produrre solo 25 opere.

1937 – Si ristabiliscono le condizioni di salute e Klee riprende il lavoro. Il 19 luglio viene inaugurata la mostra “Degenerate Art” (Entartete Kunst) a Monaco che presenta 15 opere di Klee. E’ una mostra che viene successivamente esposta – in forma leggermente ridotta – in 12 città tedesche e austriache. Il regime nazista confisca da collezioni pubbliche 102 opere di Klee, in quanto “degenerate”, e le vende all’estero. Il 27 novembre Pablo Picasso visita Klee. Nel 1937 Klee realizza 264 opere – quasi la stessa quantità di quelle prodotte prima della malattia.

1938 – Da questo momento, il gallerista B. Neumann ed altri due mercanti d’arte emigrati dalla Germania, Karl Nierendorf e Curt Valentin, organizzano regolarmente mostre di Paul Klee a New York ed in altre città americane.

1939 – Ad Aprile George Braque visita Paul Klee a Berna. Il 24 aprile Klee fa richiesta di cittadinanza svizzera. L’anno 1939 , con ben 1.235 opere registrate – per la maggior parte disegni - è il produttivo della vita artistica di Klee.

1940 – Il 12 gennaio muore il padre di Klee. A maggio, improvvisamente, la stato di salute dell’artista peggiora. Muore il 29 giugno nella Clinica Sant’Agnese in Locarno-Muralto proprio pochi giorni prima di ottenere la cittadiananza svizzera.

Sito web:

Zentrum Paul Klee
Zentrum Paul Klee

Il Zentrum Paul Klee, progettato dall'architetto Renzo Piano e inaugurato il 20 giugno 2005, nonostante presenti ben 4000 opere realizzate dall’artista, non è un tradizionale museo bensì una vera e propria piattaforma internazionale con competenze sulla ricerca e la presentazione della persona, la vita e le opere di Paul Klee. Oltre alle opere più conosciute si possono ammirare anche molti oggetti privati, come le marionette che lo stesso Paul fece per il proprio figlio Felix, piante secche, conchiglie minerali e soprattutto molti manoscritti che fungono da filo conduttore tra le opere e la vita dell'artista. Si possono inoltre ammirare opere di Vasily Kandinsky, Franz Marc e Alexej von Jawlensky che lo stesso Paul ricevette personalmete in regalo.

Poetica:

Nel panorama artistico del primo '900 Paul Klee occupa un posto non facilmente incasellabile. In linea generale viene considerato uno dei padri della pittura astratta. Spesso, però, il suo lavoro assume un carattere prettamente figurativo, oscillando tra espressionismo e una vaga intonazione surrealista. Klee è un rivelatore straordinario di universi interiori. La sua sensibilità gli permette di scoprire relazioni magiche tra forme, luoghi, simboli, colori. Quello di Klee è una sorta di mondo parallelo, continuamente in bilico tra visibile e invisibile, tra astratto e figurativo. Per questa sua prerogativa, Klee - artista poliedrico e dai vasti interessi culturali - è una figura fondamentale dell'arte del '900. L’interesse di Paul Klee per il colore è duplice: prima empirico e successivamente emotivo. L’influenza maggiore su Klee, dal punto di vista del colore, l’ebbe Robert Delaunay, di cui nel 1913 Klee tradusse l’articolo «La Lumière». L’anno seguente Klee effettuò poi un viaggio in Tunisia, grazie al quale scoprì l’intensità emotiva del colore. Essenziale l’esperienza diretta della sensualità della luce del Sud. Fino a quel momento Paul Klee aveva prodotto molti disegni e lavori grafici, ma dipinto relativamente poco e soprattutto acquarelli. Dopo quel viaggio, fu come se le idee di Delaunay, su cui Klee aveva tanto meditato, lievitassero dando forma al suo proprio linguaggio pittorico. Delaunay aveva ispirato in Klee anche l’idea di lavorare direttamente sullo spettro dei colori. Il fenomeno dell’arcobaleno, che come scrisse lo stesso Klee «sta al di sopra di tutte le cose colorate, è l’astrazione di ogni applicazione, elaborazione e combinazione di colori.» Interessante notare come alla scoperta del colore segua anche una maggiore padronanza della tecnica ad olio. Le sue composizioni diventano più astratte, mentre il movimento, il gesto si fa più libero. I titoli fanno spesso riferimento a situazioni personali, vissute. Valori come la dinamicità del movimento e il rapporto tra energia individuale ed energia cosmica cominciano a rivelarsi. Alcuni anni dopo Klee elaborerà il suo concetto di romantico come libertà espressiva antitetica al classicismo a partire proprio da queste idee. Per concludere, si può affermare che il contributo di Klee all’arte moderna è stato duplice, per quanto riguarda la ricerca sul colore: da artista e da scienziato. «Interpretò in maniera personale la teoria della luce e del colore di Robert Delaunay, facendola diventare la sua propria poetica pittorica. Ma allo stesso tempo fece esperimenti empirici molto metodici per allargare la scala d’interazione dei colori, come i contrasti complementari, o i contrasti tra colori caldi e freddi», spiega Baumgartner. Insomma l’artista Klee lavorò sul colore con l’intuizione e l’emozione, ma con un bagaglio metodologico di cui si servì anche per portare avanti una ricerca teorica molto avanzata. Non si occupa particolarmente di problematiche sociali, politiche, psicologiche, così care ad altri artisti del suo tempo. Klee è pittore di fantasia, di incantamenti. In tutta la sua opera appare proteso a reinventare il mondo, a rendere visibile quanto di magico e misterioso è racchiuso in esso.

Nei vent'anni più importanti della sua carriera realizza circa 9000 opere, in massima parte di piccolo formato, usando supporti alquanto disparati: dal foglio di carta, alla tavola, alla tela, alla tela applicata su legno. A volte dipinge su tele o tavole coperte di gesso, giungendo persino a inciderle o a sgraffirle. La presenza nel catalogo delle sue opere di più di 500 titoli aventi come tema le maschere, la musica e il teatro sono la dimostrazione della forte legame di Klee con il mondo della musica.

Opere:

Queste opere sono state selezionate, fra i tanti capolavori, per illustrare le varie fasi artistiche di Paul Klee.

  • 1899–1910 Io sono il mio stile
Durante i primi 15 anni, il lavoro di Klee si espresse principalmente attraverso il disegno. Intorno al 1907 abbandonò il disegno puro per sperimentare il chiaroscuro e gli effetti di colore usando l’acquerello nero. Fino al 1910 Paul Klee fu alla ricerca di un suo stile personale.
Birds Making Scientific Experiments in Sex, 1915. Pen and black ink. Robert S. Handler Gift Fund, purchased in memory of J. Allen and Lillian Handler. 1984.19 Michael C. Carlos Museum of Emory University, Atlanta, Georgia 30322
  • 1911–1914 Il colore mi possiede

Questa seconda fase è fortemente influenzata dalle idee del gruppo "Blaue Reiter" e dal viaggio che Klee farà in Tunisia e l’artista inizia a sperimentare il colore. Grazie alle idee di Delauney, Klee si dedica all’interpretazione della luce attraverso il colore.

Red and yellow houses in Tunis , 1914, watercolour and pencil on paper on cardboard 21.1 x 28.1 cm Zentrum Paul Klee, Berna
  • 1914–1920 Non posso essere afferrato da questo mondo

Al contrario di molti artisti e intellettuali tedeschi, Paul Klee non condivise il generale entusiasmo per la guerra ma continuò a dipingere allontantanandosi sempre più dalle questioni mondane e sociali. Artisticamente, negli anni 1914 e 1915, lavorò alla riduzione della struttura pittorica, che egli stesso definì “astrazione cristallina”.

Architecture with window , 1919, oil and pen on paper on wooden panel, 50 x 41.5 cm , Zentrum Paul Klee, Berna
  • 1921–1924 Dare equilibrio all’esistenza

Durante I primi anni a Weimar (1921-1923) eplorò un nuovo modo di tracciare che gli permise di copiare disegni a matita, inchiostro e china per poi lavorarli in strati multicolori e, allo stesso tempo, perfezionò la tecnica dell’acquerello, sovrapponendo strati di pittura fu in grado di ottenere le più fini gradazioni di colore.

Runner at the Goal, 1921. Watercolor and pencil on paper, mounted on cardboard with gouache, 15 1/2 x 11 7/8 inches overall. Solomon R. Guggenheim Museum
  • 1925–1930 Limiti della comprensione

L’influenza del programma razionale del Bauhaus si percepisce nel lavoro di Paul Klee nonostante egli ambisca ad una libertà artistica. Durante il periodo a Dessau,infatti, Klee adotta metodi di lavoro sistematici come interpretazioni ritmiche e seriali, e intensifica gli studi sul colore. In termini di contenuto espande l’orientamento Bauhasu verso le scienze naturali con un approccio artistico diverso, rivolto a temi quali i movimento nella terra, nell’acqua e nell’aria e lo sviluppo e la vita della natura. Come nessun altro artista del Bauhaus, Paul Klee ha sperimentato una grande varietà di tecniche e di materiali combinando tutte le tipologie di tecniche pittoriche nei modi più innovativi.

Magic Garden (Zaubergarten), March 1926. Oil on plaster-filled wire mesh, 52.9 x 44.9 cm, including artist’s frame. Peggy Guggenheim Collection
  • 1931–1933 E’ l’Europa che sta zoppicando o sono io?”

Paul Klee lasciò il Bauhaus per assumere l’incarico di Professore all’ Academy of Fine Arts di Düsseldorf e mantenne due studi in entrambe le città lavorando in modo diverso in ciascuno di essi. A Düsseldorf lavorò intensamente dipingendo con la tecnica del puntinismo. Nel 1933 – anno in cui emigrò in Svizzera - produsse ben 482 opere. Tra queste vi furono 200 disegni aventi come soggetto argomenti tipo l’educazione, il militarismo, la violenza, la fuga e l’impotenza. Il suo lavoro in questo periodo può essere interpretato come una reazione agli eventi politici in Germania.

Bust of a child , 1933, watercolour on cotton on wooden panel; original frame, 50.8 x 50.8 cm, Zentrum Paul Klee, Berna

*1934–1936 Con una piccola orchestra Paul Klee’s ritorna a Berna e – nonostante la fama internazionale - si ritrova intellettualmente isolato. E’ un periodo di crisi e di malattia che si denota anche dalla ridotta produzione artistica.

Within fixed boundaries , 1935, oil on primed paper on cardboard, 34.5 x 46.2 cm, Zentrum Paul Klee, Berna

*1937–1940 “Scrittura e immagine hanno un’unica radice”

Dal 1937 ebbe inizio la fase finale e più intensa di lavoro di Paul Klee. Nel 1937 realizzò 264 opere; nel 1938 ne realizzò 489; e nel 1939 addirittura 1,253. In questo periodo, Klee adottò un stile di disegno caratterizzato dal continuo mutamento di segni e simboli in un processo di semplificazione e astrazione nel quale combinò un linguaggio elementare di forme con aree di colore.

File:Glance out of red, Paul Klee, 1937.jpg
Glance out of red , 1937, pastel on cotton on coloured paste on burlap, 47 x 50 cm, Zentrum Paul Klee, Berna , Schenkung Livia Klee

Bibliografia:

P. Klee, Teoria della forma e della figurazione - vol.I, Milano, Feltrinelli, 1959.

P. Klee, Teoria della forma e della figurazione - vol.II, Milano, Feltrinelli, 1970.

P. Klee, Poesie. Testo a fronte, Guanda, 1978.

P. Klee, Diari, 1898-1918, Milano, Il Saggiatore, 1990.

P. Klee, Poesie, Asbscondita, 2000.

P. Klee, Quaderno di schizzi pedagogici, Abscondita, 2002

P. Klee, Confessione creatrice e altri scritti, Abscondita, 2004.

P. Klee, Lettere dall'Italia (1901-1902), Archinto, 2005.

C. Argan, Klee - Studi e note, Milano, Bocca, 1955

R. Barilli, "Klee: tempo perfetto e tempo imperfetto", Arte illustrata, n° 30-33, pag.114-125

R. Bruno, "Artisti: tra poetica e filosofia, Kandinsky, Klee, Loos, Le Corbusier, Schönberg...", in Novecento filosofico e scientifico, Settimo Milanese, Marzorati, 1994

Cherchi, Paul Klee teorico, Bari, De Donato, 1978

G. Dorfles, "L'ultimo messaggio di Klee", Domus, n° 329, 1957, p.35

C. Fontana (a cura di), Paul Klee - Preistoria del visibile, Milano, Silvana Editoriale,1996 (contiene: F. Moiso, "Paul Klee e l'eredità goethiana", A. Pinotti, "La foglia e il cristallo. Natura e geometria tra Fiedler e Klee", P. Spinicci, "La regola dell'al di qua. Costruzione prospettica e teoria dell'immagine negli scritti di Paul Klee")

E. Franzini, Arte e mondi possibili - Estetica e interpretazione da Leibniz a Klee, Milano, Guerini e associati, 1994

A. Gehlen, Quadri d'epoca, Napoli, Guida editori, 1989

C. Greenberg, Saggio su Klee, Milano, Il Saggiatore, 1960

W. Grohman, Paul Klee, Firenze, Sansoni, 1956

W. Grohman, Paul Klee, Milano, Garzanti, 1991

F. Klee, Vita e opera di Paul Klee, Torino, Einaudi 1971

C. Roy, Paul Klee alle sorgenti della pittura, Bergamo, Istituto italiano di arti grafiche,1966.

Webliografia:

Emma Enciclopedia Multimediale Attiva

Swiss Info: Speciale Paul Klee

Artcyclopedia

Babele Arte

Paul Klee e la musica

Kunsthaus Zurigo

Kunstsammlung Dusserdolf

Kunstmuseum Berna

Kunstmuseum Basilea

Tate Gallery Londra

Städtische Galerie im Lenbachhaus Monaco

Pinakothek der Moderne Monaco

Peggy Guggenheim Collection Venezia

Guggenheim Museum New York

Museum Folkwang Essen

Metropolitan Museum of Art New York

Carnegie Museum of Art Pittsburgh

Art Gallery of Ontario Toronto

Art Gallery dell'Università di Yale