Grundmann Heidi: differenze tra le versioni

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Nel suo sguardo retrospettivo allo sviluppo dell'arte radiofonica, Heidi Grundmann traccia le linee di una tradizione che estende alle forme correnti dell'arte nelle telecomunicazioni, le ambizioni sociopolitiche dei professionisti di utilizzare gli interventi artistici contenuti nei mass-media o nelle loro strutture come mezzo di funzionamento verso la democraticizzazione della società mediatica.  
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Nel suo sguardo retrospettivo allo sviluppo dell'arte radiofonica, Heidi Grundmann traccia le linee di una tradizione che estende alle forme correnti dell'arte nelle telecomunicazioni, le ambizioni sociopolitiche dei professionisti di utilizzare gli interventi artistici contenuti nei mass-media o nelle loro strutture come mezzo di funzionamento verso la democraticizzazione della società mediatica. Questo dovrebbe portare ad un uso artistico delle stazioni radiofoniche pubbliche, con lo scopo di non soltanto informare gli ascoltatori, ma anche di farli partecipare in una modalità attiva.
Questo dovrebbe portare ad un uso artistico delle stazioni radiofoniche pubbliche, con lo scopo di non soltanto informare gli ascoltatori, ma anche di farli partecipare in una modalità attiva.
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Gli artisti radiofonici, che provengono da svariati media e background (arte visiva, letteratura, musica, ecc..), sono consci del fatto, che lo spazio della radio pubblica è diventato solo un aspetto dell’attuale ibrido panorama mediatico. Così questi artisti, riflettendo sulle metamorfosi del mezzo radiofonico stesso, sono sopravvissuti all’impatto della digitalizzazione e dell’ibridazione-convergenza dei mezzi di comunicazione, sfidando le convenzioni del broadcasting.
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Un esempio è Kunstradio, il quale non è mantenuto in onda per via dell’alto numero di ascoltatori ma principalmete come istituzione culturale, la quale altrimenti si arrenderebbe troppo presto alle pressioni dell’infotainment e alla tirannia della misurazione dell’audience.
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Mentre i drammi radiofonici o i programmi di musica nuova, nonostante condividano con Kunstradio la stessa categoria da zero a diciottomila ascoltatori, sono attraenti per gli scrittori e compositori come opportunità di distribuzione, e occasionalmente anche di realizzazione, delle loro opere, gli artisti radiofonici che lavorano in quest’area d’attività a basso budget sono dotati di grande motivazione e orgoglio nei progetti legati a Kunstradio.
  
 
== Webliografia ==
 
== Webliografia ==

Revisione 23:37, 28 Giu 2006

Grundmann Heidi

Personaggio o gruppo:

Grundmann Heidi


Biografia

Nata a Innsbruck, vive a Vienna. Heidi Grundmann ha lavorato come reporter, critico di teatro e di arte, redattore e produttore culturali di programma al ORF (Radio/TV austriaca) per oltre25 anni. Nel 1987 ha creato il programma radiofonico KUNSTRADIO-RADIOKUNST (opere d'arte originali per la radio). Fin dal 1995 KUNSTRADIO ha la propria homepage, dove ci sono molti progetti di arte. Oltre al suo lavoro di curatrice di opere d'arte radiofoniche, Heidi Grundmann scrive sull'arte e sui nuovi media ed ha organizzato e ha curato e organizzato molte esibizioni relative all'arte nei media elettronici, particolarmente nelle radio, TV ed Internet. Heidi era un membro della giuria del Berlino DAAD nella categoria musica; membro della giuria federale austriaca per le arti visive e coordinatrice di "Ars Acustica", il gruppo di lavoro di EBU (unione di radiodiffusione europea) sull'arte radiofonica. Heidi ha ricevuto parecchi premi per il suo lavoro, tra cui il Reischek Ring (1998) ed il Werkstadt Graz Prize 2000. Attualmente sta curando molti nuovi metodi di sviluppo per documentare i progetti radiofonici di arte degli anni 90.

Opere

  • Kunstradio


Mentre i drammi radiofonici o i programmi di musica nuova, nonostante condividano con Kunstradio la stessa categoria da zero a diciottomila ascoltatori, sono attraenti per gli scrittori e compositori come opportunità di distribuzione, e occasionalmente anche di realizzazione, delle loro opere, gli artisti radiofonici che lavorano in quest’area d’attività a basso budget sono dotati di grande motivazione e orgoglio nei progetti legati a Kunstradio. La posizione di Kunstradio (tuttavia emarginato) nell'istituzione della radio pubblica, ha permesso che gli artisti possano sfruttare non solo le risorse tecniche dell'istituzione ma anche i principali format di programmi. Ci sono infatti stati progetti dove alcuni artisti sono stati abili ad infiltrarsi in altri programmi e/o canali di ORF oltre il ghetto della tarda notte, inserendo radio-art in Oe3, il canale della musica pop, o in ogni altro canale regionale. Tali interventi esterni nello spazio gallery-like del programma nazionale settimanale di radio-art hanno avuto molto successo, soprattutto quando non sono state ricevute come arte ma sono finiti per essere avvenimenti dello spazio pubblico nella radio giornaliere, le quali sono riuscite nella loro impresa di trasmettere all’ignaro ascoltatore un breve momento di irritazione o addirittura di riflessione.


  • Kunstradio on-line

Nel mese di aprile del 1995 Kunstradio è stata fondata senza alcun supporto del ORF. Annunciata come "radio in Colour/Radio da guardare", Kunstradio è stato concepito come un luogo di arte. Stando al passo con lo sviluppo di Internet,il Kunstradio ON LINE ha cominciato presto a sperimentare con RealAudio(1995) e, in risposta al veloce miglioramento dei browsers web, ha iniziato lo sviluppo del complesso progetto del proprio sito. Questo Sito Web è destinato a fornire dele interfacce semplici a tutti i nodi network dei collaboratori, per essere così facilmente accessibili durante il funzionamento dei progetti distribuiti e aggiornabili facilmente in tempo reale, in modo da poter costituire la base per una vero database online


  • Horizontal Radio '95 e Rivers & Bridges '96

Nei progetti come la Horizontal radio '95 e Rivers & Bridges '96 , centinaia di artisti, collaboratori e partecipanti sono stati collegati per 24 ore in un'unica Comunità in tutto il mondo che collegava i vecchi e nuovi mezzi – usando tutte le linee e collegamenti possibili fra le stazioni radiofoniche intorno al mondo dal telefono ai satelliti sommato al sempre più crescente Worl Wide Web. Dalla vincita dell'accesso alla corrente principale, persino alle radiodiffusioni ed ai canali popolari, questi progetti hanno portato un pubblico di milioni di ascoltatori radio. Il servizio della radio di Ostankino (Moskow), i canali multiculturali di FM in Australia, i canali della radio nazionali, radio pirata, radio della Comunità, un sub-network mediterraneo orientale ampio con dimensioni sconosciute che crescono rapidamente fuori dall'Italia, ecc..., sono tutto ciò che producono le versioni radiofoniche di Horizontal Radio o Rivers & Bridges, le quali alimentano continuamente il network.

Musei

Bibliografia

  • 1984, "Art & Telecommunication", Vienna/Vancouver;
  • 1991, "The Geometry of Silence", Vienna;
  • 1993, "On the Air", Innsbruck;
  • 1994, "Zeitgleich", Triton Verlag, Vienna;
  • 2000, "Sound drifting", Triton Verlag, Vienna.

Sito Web

http://kunstradio.at/ (sito creato da lei nel 1995)

Poetica

Nel suo sguardo retrospettivo allo sviluppo dell'arte radiofonica, Heidi Grundmann traccia le linee di una tradizione che estende alle forme correnti dell'arte nelle telecomunicazioni, le ambizioni sociopolitiche dei professionisti di utilizzare gli interventi artistici contenuti nei mass-media o nelle loro strutture come mezzo di funzionamento verso la democraticizzazione della società mediatica. Questo dovrebbe portare ad un uso artistico delle stazioni radiofoniche pubbliche, con lo scopo di non soltanto informare gli ascoltatori, ma anche di farli partecipare in una modalità attiva. Gli artisti radiofonici, che provengono da svariati media e background (arte visiva, letteratura, musica, ecc..), sono consci del fatto, che lo spazio della radio pubblica è diventato solo un aspetto dell’attuale ibrido panorama mediatico. Così questi artisti, riflettendo sulle metamorfosi del mezzo radiofonico stesso, sono sopravvissuti all’impatto della digitalizzazione e dell’ibridazione-convergenza dei mezzi di comunicazione, sfidando le convenzioni del broadcasting. Un esempio è Kunstradio, il quale non è mantenuto in onda per via dell’alto numero di ascoltatori ma principalmete come istituzione culturale, la quale altrimenti si arrenderebbe troppo presto alle pressioni dell’infotainment e alla tirannia della misurazione dell’audience. Mentre i drammi radiofonici o i programmi di musica nuova, nonostante condividano con Kunstradio la stessa categoria da zero a diciottomila ascoltatori, sono attraenti per gli scrittori e compositori come opportunità di distribuzione, e occasionalmente anche di realizzazione, delle loro opere, gli artisti radiofonici che lavorano in quest’area d’attività a basso budget sono dotati di grande motivazione e orgoglio nei progetti legati a Kunstradio.

Webliografia

http://kunstradio.at/