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Versione attuale delle 15:32, 15 Giu 2017
Contents
Personaggio o Gruppo:
Luther Blissett Project
Biografia:
Il Luther Blissett Project nasce nella primavera del 1994 come il più riuscito esperimento di nome multiplo.
I suoi predecessori, Monty Cantsin (americano) e Karen Eliot (britannico), figli del movimento culturale ispirato a futurismo, Dada, mail art e Fluxus, il Neoismo, non raggiunsero mai la sua stessa carica sovversiva.
La "paternalità" del progetto è attribuita a Harry Kipper, inglese immaginario, nome collettivo parallelo che sarà poi protagonista di una storica beffa alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?". Kipper si sarebbe appropriato del nome del celebre centravanti di origine giamaicana, usandolo negli anni 80 come pseudonimo con cui firmare le proprie azioni. Successivamente lo avrebbe trasformato in un personaggio immaginario e inafferrabile dalla definizione in continua evoluzione e mutamento.
Grazie alle enormi potenzialità delle comunicazioni degli anni 90, il nome multiplo e il suo manifesto vengono rapidamente diffusi per vie telematiche e postali in varie parti del mondo.
In Italia e all’estero alcune soggettività iniziano ad utilizzare il nome Luther Blissett per firmare le proprie azioni.
Aderiscono al progetto decine di performers, mail artisti, riviste underground, operatori del virtuale e collettivi di squatters europei e americani.
Azioni, sabotaggi, performances, manifestazioni, pubblicazioni, video, trasmissioni radiofoniche di e su Luther Blissett diffondono il suo nome multiplo in tutto il mondo. Viene addirittura costruito e fatto circolare il suo volto, al fine di trasformarlo in un'icona pop come la Marilyn di Andy Warhol.
In Italia parte a Bologna e ha un’immediata diffusione nelle BBS nazionali dove la questione dell'anonimato era già molto sentita. In rete compaiono i primi messaggi firmati Luther Blissett.
Dalla mail art e dalle reti telematiche il fenomeno si espande anche ai media in generale e alle azioni quotidiane.
Esplode a livello nazionale ed internazionale.
Nel 1995 parte Radio Blissett a Roma e a Bologna. Vengono inoltre pubblicati il libro "Mind Invaders" e il numero 0 della fanzine "Luther Blissett. Rivista di guerra psichica e adunanze sediziose".
Nello stesso anno la polizia spara in aria per fermare la "deriva psicogeografica" in autobus dell'Associazione Psicogeografica Romana.
Nel 1996 la Mondadori, pubblicando il libro-beffa "Net Generation" cade in una sua trappola.
Escono inoltre "Totò peppino e la guerra psichica" e "Luther Blissett uomo dell'anno."
Nel 1999 alla biennale di Venezia partecipa un artista serbo inesistente, Darko Maver. Entartetekunst nasce dal Luther Blissett Project per diffondere le strategie di guerriglia comunicativa e di plagio.
Nel 2000, nel pieno della sua attività sovversiva, diverse soggettività ne decidono il suicidio rituale, il Seppuku. Questo non è inteso come la fine ma l'inizio di una nuova fase, di un nuovo modo di servirsi della sua faccia e del suo nome, perché a lungo andare un nome conduce a un'identità e quindi a qualcosa a cui rinunciare.
Sito web:
Poetica:
Luther Blissett è un nome collettivo, un efficace strumento per la guerriglia semiologica dalle potenzialità estremamente sovversive. Di origine neoista, il multiple name costituisce la soluzione ai problemi di idenità, del rapporto tra singolarità e collettivo, della dialettica tra individuo e comunità.
L’idea del progetto è fondata sull’etica della condivisione e della circolazione dei saperi e delle idee. Non esiste il “genio‿ ma una grande performance globale in cui tutti concorrono a creare tutto. La proprietà privata delle idee non esiste, così come non esistono meriti individuali.
Luther Blissett è allo stesso tempo uno e molti. La sua natura è sottile e sfuggente. Chiunque può utilizzare il suo nome ma nessuno può possederlo, né ingabbiarlo in un’appartenenza. In questo modo egli supera la centralità dell’individuo e dell’identità e diviene un tutt’uno con il mutamento.
La sua essenza si manifesta nel paradosso della sua identità: è il rappresentante di una complessa strategia, imprevedibile e indefinibile, è il possessore di una nuova identità che è una NON identità, è il proprietario di un luogo sicuro che è un NON luogo.
Nel suo agire rifiuta ogni coerenza formale: esiste solo nella coerenza che si mostra in ogni azione (ma solo nell’arco di tempo di una). Agisce in mezzo alle contraddizioni superandole. Si muove tra i sistemi di segni, gioca con essi. Infetta tutti i codici a cui riesce ad accedere costruendo situazioni, pseudoculti, parascienze e antifilosofie, beffe, leggende metropolitane, falsi e voci incontrollabili così da provocare gioiose rivolte e agitazioni.
Opere:
Beffe
- Beffa alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" (1994)
Luther Blisset assemblando arbitrariamente una serie di elementi veri crea una beffa: la scomparsa dell'artista inglese Harry Kipper mentre stava facendo, in mountain bike, un particolare giro (di "turismo psicogeografico") d'Europa per tracciare una linea immaginaria che, unendo varie città, formasse la parola "ART". La trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", affascinata dal caso si mette sulle tracce dell'inesistente artista cadendo miseramente nella trappola. E’ a questo punto che nasce la geniale idea di giocare sulla scomparsa del proprio fondatore collegando la scomparsa reale di Kipper alla sua scomparsa (inventata) durante un viaggio in Italia, nel corso di una performance concettuale, progettata con l’artista Piermario Ciani, in cui avrebbe dovuto tracciare con un giro in bicicletta la parola “ART‿ tra i paesi del Friuli. La decisione di Kipper di scomparire da un lato ne sottolinea il rifiuto del Genio e l’affermazione della socializzazione dei saperi e della collettività delle idee, dall’altro rappresenta un’inchiesta sui media e una prova dell’organizzazione transnazionale di Luther Blissett. La notte tra il 2 e il 3 gennaio 1995, dopo aver passato il filtro dell’ANSA Blissett diffonde la notizia della scomparsa dell‘artista in Friuli. Il giorno dopo veniva riportata testualmente da tutta la stampa regionale. Pochi giorni dopo anche la trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’ si mette sulle tracce di Harry Kipper. Nonostante i dubbi del regista, che sospettava che la scomparsa stessa potesse essere una performance, la troupe, dopo aver ricostruito gli ultimi eventi in Italia si reca in Inghilterra per intervistare alcuni membri della Psychogeographical Association. Il servizio era quasi pronto per essere messo in onda quando un collaboratore della trasmissione scopre dell’invenzione. Al telefono, Blissett, spiega alla redazione che si è trattato di una performance ma che Harry Kipper esiste davvero (se pure in un’altra realtà); la critica inoltre per non aver deciso di mettere in onda il servizio dichiarando di non poterne garantire la veridicità.
- Quattro giorni di guerra psichica durante le inaugurazioni della Biennale 1995 d'Arte Contemporanea a Venezia (1995)
I quadri prodigio della scimmia artista Loota, sottratta ai laboratori di vivisezione, “vengono mostrati al mondo per far capire quanta intelligenza e sensibilità viene annientata quotidianamente nei mattatoi dei falsari della scienza‿.
- Beffa a "Il Resto del Carlino" (1995)
La leggenda della prostituta sieropositiva che per vendetta bucava i profilattici prima del rapporto.
- Il caso Naomi Campbell (1995)
Lo stesso giorno in cui “Il Resto del Carlino‿ veniva ridicolizzato da “La Repubblica‿ per la storia della prostituta sieropositiva sulle sue pagine compare la notizia dell’avvistamento della top model Naomi Campell in missione segreta per una questione di liposuzione. La notizia viene data anche da TG2 e TG3 regionale.
- Beffa alla Mondadori (1996)
Flop d’immagine dell’editore che pubblica il libro-burla Net.gener@tion.
- Scherzo telefonico a Don Gelmini (1997)
Smentendo telefonicamente una falsa notizia Luther Blissett fa credere all’ANSA un coinvolgimento del parroco Don Gelmini in un’indagine di pedofilia.
Nel clima isterico di caccia alle streghe che aleggia in Europa dopo l’arresto a Marcinelle del pedofilo Marc Dutroux, Luther Blissett sfrutta un improbabile collegamento tra due vicende totalmente estranee per l’ennesima inchiesta sui media. Don Pierino Gelmini è il fondatore dei centri di riabilitazione per tossicodipendenti Comunità Incontro. Curiosamente essi hanno una succursale in Tailandia. Nel dicembre 1996 viene arrestato un cambogiano, presunto mercante di bambini, che diretto in Belgio viaggiava con bambini tailandesi che fingeva propri figli adottivi. Nei primi giorni del 1997 Luther Blissett telefona all’ANSA fingendosi Aldo Curiotto (nome del vero addetto stampa), portavoce della Comunità Incontro, per smentire la notizia dell’arresto di Don Gelmini. Curiotto dichiara che il parroco è stato solo interrogato ma che per lui non c’è nessuna accusa di pedofilia. Dall’ANSA rispondono sorpresi di non aver ricevuto nessuna notizia dell’arresto o dell’accusa mentre Curiotto-Blissett continua a smentire. Nega inoltre che ci siano collegamenti con il cambogiano arrestato poco tempo prima a Fiumicino. Blissett lascia loro il vero numero di telefono della Comnità sicuro che l’ANSA avrebbe chiamato e che il vero Curiotto avrebbe smentito tutto. Il giorno dopo sulla stampa venivano pubblicate la notizia del falso arresto e le dichiarazioni del parroco e dell’addetto-stampa. L’azione ha messo in evidenza come il fenomeno della violenza sui bambini sia stato talmente utilizzato da diventare un tema adatto a sensazionalismo, beffe e calunnie.
- Un anno satanico a Viterbo (1997)
Una beffa lunga un anno ai danni degli organi d'informazione locali e nazionali. False lettere ai giornali, ritrovamenti di resti di mai avvenute messe nere, comunicati di inesistenti organizzazioni anti-sataniste, messaggi criptati tra giornalisti e sedicenti adoratori del Diavolo, anonime confessioni di autoproclamate vittime di abusi rituali sparate in prima pagina senza alcuna verifica. Così vengono messi a nudo i meccanismi di amplificazione delle isterie collettive.
Azioni
- Attacchi psichici a Roma (1995 / 1996)
- Bus Neoista (1995)
Festa nomade sul 30 notturno, per “l’uso ludico dello spazio notturno‿, contro il caro biglietti e per il “teletrasporto pubblico e gratuito‿.
- La "Huelga de Arte 2000-2001" (2000 /2001)
- Sepukku – il suicidio rituale di Luther Blissett (2000)
Il sepukku non è la fine di Luther Blissett ma la dimostrazione pratica della sua rinuncia alla sopravvivenza come logica identitaria e territoriale.
Con l’inizio del nuovo millennio molte soggettività italiane del Luther Blissett Project decidono di dimostrare con il sepukku, un suicidio rituale, la loro rinuncia all’identità. Questa non è la fine di Luther Blissett ma un nuovo inizio: a chi fa ormai da tempo uso del suo nome viene suggerito il sepukku per dare spazio a nuove menti, per iniziare un nuovo modo di servirsi del suo nome e della sua faccia. Il sepukku non è una mossa difensiva per sottrarsi ai media. Luther Blissett vuole entrare nel mainstream (come un cavallo di Troia) per aprire le porte a nuove esperienze. Grazie al sepukku, secondo la dottrina buddista della reincarnazione, si avranno molteplici rinascite svincolate da un nome e da un’identità. "L'uomo perfetto è senza io, l'uomo ispirato è senza opere, l'uomo saggio non lascia nomi." Zhuang-zi.
Performance
- Teatro Situazionistico (1995 /1996)
Radio
- Radio Blissett (1995)
Musica
- "Luther Blissett: The Original Soundtracks": musiche composte da "Le Forbici di Manitù" (1995)
- "Klasse Kriminale, Sham 69 and Luther Blissett United in Struggle!" (1999)
- "Luther Blissett, The Open Pop Star" (1999)
Augmented reality:
Bertiolo (UD):
Latitudine: 44.494887
Longitudine: 11.255814
Bologna:
Latitudine: 43.76956
Longitudine: 11.342616
Portali di augmented reality: App: Wikitude, Canale: EduEDA
Bibliografia:
Pubblicazioni
"Mind Invaders, per un network degli eventi", ed. Castelvecchi, Roma (1994)
"Transgressions: rivista internazionale di esplorazione urbana" (1995)
"Luther Blissett - Rivista Mondiale di Guerra Psichica e adunate sediziose" (1995)
"Luther Blissett: l'impossibilità di possedere la creatura una e multipla" ed. Synergon, Bologna (1995)
“Lasciate che i bimbi… “pedofilia‿ un pretesto per la caccia alle streghe‿ ed. Castelvecchi, Roma (1997)
"Quaderni Rossi di Luther Blissett" (1998)
Gilberto Centi, "Luther Blissett: l'impossibilità di possedere la creatura una e multipla", Synergon, Bologna 1995 (introvabile).
Luther Blissett, "Guy Debord è morto davvero", Crash Autoproduzioni, Cayenna Outgestita, Feltre (BL) 1995; anche in: "DeriveApprodi" n.7, Roma, primavera 1995 (edizione inglese: "Guy Debord is really dead", Sabotage editions, London 1995; edizione spagnola: "Guy Debord ha muerto", Radikales livres, Madrid 1998).
Luther Blissett, "Mind Invaders. Come fottere i media. Manuale di guerriglia e sabotaggio culturale", Castelvecchi, Roma 1995.
Luther Blissett e Stewart Home , "Green Apocalypse", Unpopular Books, London 1995
Luther Blissett, "Totò, Peppino e la guerra psichica - Materiali dal Luther Blissett Project", AAA, Udine 1996.
Hakim Bey (pseudo-), "A ruota libera: miseria del lettore di TAZ, autocritica dell'ideologia underground", Castelvecchi, Roma 1996.
Luther Blissett (pseudo-), "http://www.lutherblissett.net/indexes/thematic_it.html#mondadori", Mondadori, Milano 1996 [sconsigliato l'acquisto].
Luther Blissett, Sonja Brünzels, Autonome a.f.r.i.k.a. gruppe, "Handbuch der Kommunikationsguerilla", VLA/Schwarze Risse/Rote Strasse, Amburgo e Berlino 1997 (edizione italiana: "Comunicazione-guerriglia. Tattiche di agitazione gioiosa e resistenza ludica all'oppressione", DeriveApprodi, Roma 2001; edizione spagnola: "Manual de guerrilla de la comunicación", Virus, Barcelona, 2000).
Luther Blissett, "Anarchist Integralism: Aesthetics, Politics and the Après-Garde", Sabotage Editions, London 1997
Luther Blissett, "Lasciate che i bimbi: 'Pedofilia', un pretesto per la caccia alle streghe", Castelvecchi, Roma 1997.
Stewart Home (edited by), "Mind Invaders: a Reader in Psychic Warfare, Cultural Sabotage and Semiotic Terrorism", Serpent's Tail, Londra 1997.
Luther Blissett, "Q", Einaudi, Torino 1999.
Luther Blissett, "Nemici dello Stato: Criminali, 'mostri' e leggi speciali nella società di controllo", DeriveApprodi, Roma 1999.
Luther Blissett y otros autores, "Los Papeles de la Huelga de Arte 2000-2001", Barcelona 1999.
Luther Blissett, "Totò, Peppino e la guerra psichica - release 2.0", Einaudi, Torino 2000.
Luther Blissett, "Pánico en las redes", Literatura Gris, Madrid 2000.
AA.VV., Piermario Ciani, "Dal Great Complotto a Luther Blissett", AAA Edizioni, Bertiolo (UD) 2000.
Andrea Grilli (a cura di), "Luther Blissett, il burattinaio della notizia", Punto Zero, Bologna 2000.
Luther Blissett e 0100101110101101.ORG, "Velika umetniska potegavscina" ["La Grande Truffa dell'arte"], SCCA, Ljubljana 2001.
Luther Blissett e Cyrano Autogestito (a cura di), "McNudo. Cento buone ragioni per stare alla larga da McDonald's", Stampa Alternativa, Viterbo 2001.
Luther Blissett (a cura di), "Cyberunderground", Edizioni Simone, Napoli 2001.
Luther Blissett, "The Invisible College", Edition Selene, Vienna 2002.
"Luther Blissett - Rivista Mondiale di Guerra Psichica e adunate sediziose", nn. 0,1, 2/3 Grafton 9, Bologna, primavera 1995 - gennaio 1996 (rivista; esaurita, introvabile).
"P.O.BOX", nn 16, 18, 19, 21, 23, 24, 26, 33, Edita Merz Mail, gennaio 1996 - primavera 1998 (rivista).
"Quaderni Rossi di Luther Blissett", nn. 1-2-3, Grafton 9, Bologna, giugno 1998 - gennaio 1999 (rivista).
Webliografia:
http://www.wumingfoundation.com/ : website di Wu Ming, uno degli pseudonimi utilizzati da Luther Blissett
http://www.wumingfoundation.com/italiano/downloads.shtml : download libri e racconti open-source di Luther Blissett e Wu Ming
http://www.0100101110101101.org/ : 0100101110101101.ORG website
http://www.altx.com/manifestos/blisset.html : (un) manifesto completo di Luther Blissett (in inglese)
http://www.ecn.org/hackerart/risultatiricercapersonaggio.php?personaggio=Luther+Blissett&submit=INVIA : tutti gli articoli su e di Luther Blissett pubblicati sul database di Hackerart
http://www.rekombinant.org/article.php?sid=1516 : dichiarazione dei diritti di Luther Blissett
http://www.nettime.org/archives.php : archivio con messaggi di e su Luther Blisett
http://www.guzzardi.it/arte/archiviomailart/artistimailart/lutherblisset.html : biografia, Luther Blissett Project, definizione, glossario, ..
http://www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/5999/abstract.html : da Eco a Blissett: la ricostruzione del caso
http://www.mediazone.info/site/it-IT/PERSONAGGI/Personaggi/luther_blisset.html : pseudointervista a Luther Blissett
http://www.vicoacitillo.it/blissett.htm : un'opera di Luther Blissett tra poesia e prosa: Beatrice - My Heart is full of troubles