Nove tendencije: differenze tra le versioni
(→Ente promotore/produttore:) |
(→Artisti:) |
||
(5 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 57: | Riga 57: | ||
La prima mostra viene allestita presso la Galleria d'Arte Contemporanea di Zagabria nel 1961 ed è caratterizzata soprattutto dalle idee di Almir Mavignier presentate dallo storico d'arte Matko Mestrovic e dal precedente direttore della Galleria di arte contemporanea Bozo Beck. Per l'occasione vine invitato a partecipare François Morellet che già in precedenza ha collaborato con Mavignier. Inizia quindi a crearsi una nuova atmosfera che porta gli artisti a seguire una nuova direzione cercando di superare la crisi in cui aveva portato l'arte informale. Viene dedicato ampio spazio all'arte cinetica e al costruttivismo cercando di eliminare i confini tra arte e vita quotidiana, ridimensionare il ruolo dell'artista dando piuttosto importanza al ruolo dello spettatore chiamato a partecipare direttamente alla creazione dell'opera d'arte. | La prima mostra viene allestita presso la Galleria d'Arte Contemporanea di Zagabria nel 1961 ed è caratterizzata soprattutto dalle idee di Almir Mavignier presentate dallo storico d'arte Matko Mestrovic e dal precedente direttore della Galleria di arte contemporanea Bozo Beck. Per l'occasione vine invitato a partecipare François Morellet che già in precedenza ha collaborato con Mavignier. Inizia quindi a crearsi una nuova atmosfera che porta gli artisti a seguire una nuova direzione cercando di superare la crisi in cui aveva portato l'arte informale. Viene dedicato ampio spazio all'arte cinetica e al costruttivismo cercando di eliminare i confini tra arte e vita quotidiana, ridimensionare il ruolo dell'artista dando piuttosto importanza al ruolo dello spettatore chiamato a partecipare direttamente alla creazione dell'opera d'arte. | ||
− | Molti artisti si incontrano in seguito nel 1962 nello studio parigino del [[GRAV]] e nel 1963 viene allestita la seconda edizione "Nove tendencije 2". La manifestazione risulta potenziata dalle opere del gruppo francese e dai loro manifesti. Si cerca costantemente di definire gli obiettivi e la direzione del percorso artistico dichiarando il superamento dell'individualità e adottando come metodo di ricerca quello scientifico. Contemporaneamente in Italia l'artista [[Munari Bruno|Bruno Munari]] allestisce insieme [[Eco Umberto|Umberto Eco]] la mostra "Arte Programmata" dove il semiologo parla in quell'occasione di "opera aperta". Nel periodo compreso tra la seconda e la terza edizione il movimento si consolida nel panorama artistico mondiale con la mostra The Eye Responsive organizzata a New York che ne determina la consacrazione ma allo stesso anche l'inizio della fine delle Nuove Tendenze, dovuta alla nascita di un'accademizzazione del movimento. | + | Molti artisti si incontrano in seguito nel 1962 nello studio parigino del [[GRAV]] e nel 1963 viene allestita la seconda edizione "Nove tendencije 2". La manifestazione risulta potenziata dalle opere del gruppo francese e dai loro manifesti. Si cerca costantemente di definire gli obiettivi e la direzione del percorso artistico dichiarando il superamento dell'individualità e adottando come metodo di ricerca quello scientifico. Contemporaneamente in Italia l'artista [[Munari Bruno|Bruno Munari]] allestisce insieme ad [[Eco Umberto|Umberto Eco]] la mostra "Arte Programmata" dove il semiologo parla in quell'occasione di "opera aperta". Nel periodo compreso tra la seconda e la terza edizione il movimento si consolida nel panorama artistico mondiale con la mostra The ''Eye Responsive'' organizzata a New York che ne determina la consacrazione ma allo stesso anche l'inizio della fine delle Nuove Tendenze, dovuta alla nascita di un'accademizzazione del movimento. |
Nel 1965 si ha la terza manifestazione dove l'orientamento artistico è definito da un approccio prettamente scientifico e la sensibilità artistica viene abolita a favore della ricerca. Il nome della manifestazione viene cambiato e diventa singolare e cerca di stabilire un ponte tra le discipline umanistiche e la tecnologia. | Nel 1965 si ha la terza manifestazione dove l'orientamento artistico è definito da un approccio prettamente scientifico e la sensibilità artistica viene abolita a favore della ricerca. Il nome della manifestazione viene cambiato e diventa singolare e cerca di stabilire un ponte tra le discipline umanistiche e la tecnologia. | ||
Riga 71: | Riga 71: | ||
All'interno del movimento partecipano artisti e teorici delle correnti neocostruttiviste e di arte cinetica dell'Europa occidentale, orientale e delle Americhe. Le presenze costanti consistono negli artisti che si riuniscono intorno al [[Gruppo Zero]] e agli Effekt in Germania, in Francia al [[GRAV]], in Italia al [[Gruppo N]] e al [[Gruppo T]] e nell'ex Jugoslavia il gruppo EXAT 51. | All'interno del movimento partecipano artisti e teorici delle correnti neocostruttiviste e di arte cinetica dell'Europa occidentale, orientale e delle Americhe. Le presenze costanti consistono negli artisti che si riuniscono intorno al [[Gruppo Zero]] e agli Effekt in Germania, in Francia al [[GRAV]], in Italia al [[Gruppo N]] e al [[Gruppo T]] e nell'ex Jugoslavia il gruppo EXAT 51. | ||
− | Uno delle mostre migliori dedicata al movimento è stata quella organizzata al Museo delle Arti Decorative di | + | Uno delle mostre migliori dedicata al movimento è stata quella organizzata al Museo delle Arti Decorative di Parigi nel 1964. Altra importante mostra tenuta in omaggio al movimento è stata quella organizzata a Karlsruhe "BIT International [New] TendencIes Computers and Research, Zagreb 1961-1973" |
− | + | ||
− | + | ||
==Artisti:== | ==Artisti:== | ||
Riga 105: | Riga 103: | ||
''Rappresentanti esteri:'' | ''Rappresentanti esteri:'' | ||
* [[Gruppo Zero]]: Heinz Mack, Otto Piene, Günther Uecker, Piero Dorazio | * [[Gruppo Zero]]: Heinz Mack, Otto Piene, Günther Uecker, Piero Dorazio | ||
− | *Azimuth & Azimut: Enrico Castellani, Piero Manzoni, Getulio Alviani | + | * [[Azimuth|Azimuth & Azimut]]: Enrico Castellani, Piero Manzoni, Getulio Alviani |
*Motus /[[GRAV]] (dal 1962): Julio le Parc, François Morellet, Yvaral, Jesus Raphael Soto, Franz Molnar, Vera Molnar, Dadamaino, Luis Tomasello, Francisco Sobrino, Horacio Garcia Rossi) | *Motus /[[GRAV]] (dal 1962): Julio le Parc, François Morellet, Yvaral, Jesus Raphael Soto, Franz Molnar, Vera Molnar, Dadamaino, Luis Tomasello, Francisco Sobrino, Horacio Garcia Rossi) | ||
− | *[[Gruppo N]](Alberto Biasi, Manfredo Massironi, Ennio Chiggio, Giovanni Antonio Costa, Edoardo Landi) | + | *[[Gruppo N]] (Alberto Biasi, Manfredo Massironi, Ennio Chiggio, Giovanni Antonio Costa, Edoardo Landi) |
− | *[[Gruppo T]] (Giovanni | + | *[[Gruppo T]] (Giovanni Anceschi, Gianni Colombo, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi e Grazia Varisco) |
− | *Gruppo MID (Antonio | + | *[[Gruppo MID]] (Antonio Barrese, Alfonso Grassi, Gianfranco Laminarca e Alberto Marangoni) |
− | *Gruppo | + | *[[Gruppo V - Gruppo di Ricerca Cibernetica]] (Pino Parini, Giulio Tedioli e Giorgio Scarpa, a cui seguirono Giorgio Benzi, Galliano Ricci e Mario Valentini, lo scultore Flavio Casadei, l’architetto Aldo Villani, l'ingegnere Antonio Valmaggi, Gerardo Filiberto Dasi e - per qualche tempo - Vittorio D’Augusta, Eugenio Lombardini ed Augusto Betti. In stretta collaborazione con il Centro di Cibernetica e di Attività Linguistiche dell’Università di Milano diretto da Silvio Ceccato) |
*Gruppo NUL, Paesi Bassi | *Gruppo NUL, Paesi Bassi | ||
*Gruppo Effekt, Germania (Dieter Hacker, Karl Reinhartz, Walter Zahringer...) | *Gruppo Effekt, Germania (Dieter Hacker, Karl Reinhartz, Walter Zahringer...) | ||
Riga 142: | Riga 140: | ||
==Bibliografia:== | ==Bibliografia:== | ||
+ | * Margit Rosen (ed.), ''A Little-Known Story about a Movement, a Magazine, and the Computer’s Arrival in Art: New Tendencies and Bit International, 1961–1973'', ZKM | Karlsruhe, The MIT Press, Cambridge, MA, 2011, 576 pages, numerous illustrations, English, ISBN 978-0-262-51581-8 | ||
==Webliografia:== | ==Webliografia:== |
Versione attuale delle 10:41, 29 Ago 2016
Nove tendencije è il nome della manifestazione tenuta a Zagabria tra il 1961 e il 1973 di fama internazionale. L'evento ha compreso mostre, simposi e pubblicazioni inerenti alle tendenze artistiche dell'epoca che abbracciano il campo dell'arte visiva, cinetica e programmata.
Contents
- 1 Denominazione/sigla (acronimo):
- 2 Anno di Fondazione/costituzione (prima edizione):
- 3 Periodo (stagione/annuale/biennale):
- 4 Sede:
- 5 Struttura (concerti, mostre, seminari, workshop):
- 6 Ente promotore/produttore:
- 7 Direzione artistica:
- 8 Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):
- 9 Collaborazioni (eventuali collaborazioni stabili/episodiche di enti/associazioni):
- 10 Spazi utilizzati:
- 11 Contatti:
- 12 Sito ufficiale:
- 13 Obiettivi:
- 14 Aree di interesse:
- 15 Origine e storia:
- 16 Artisti:
- 17 Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):
- 18 Produzioni:
- 19 Pubblicazioni:
- 20 Manifestazioni ed attività collaterali:
- 21 File multimediali:
- 22 Augmented reality:
- 23 Bibliografia:
- 24 Webliografia:
- 25 Note:
- 26 Tipo di scheda:
- 27 Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:
- 28 Soggetto (categoria, tags) a testo libero:
- 29 Voci correlate:
Denominazione/sigla (acronimo):
Nove tendencije
Anno di Fondazione/costituzione (prima edizione):
1961
Periodo (stagione/annuale/biennale):
biennale
Sede:
Zagabria
Struttura (concerti, mostre, seminari, workshop):
mostre, simposi
Ente promotore/produttore:
Museo d'Arte Contemporanea di Zagabria
Direzione artistica:
Almir Mavignier, Božo Bek e Matko Meštrović
Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):
Collaborazioni (eventuali collaborazioni stabili/episodiche di enti/associazioni):
Galleria Zagabria
Spazi utilizzati:
Contatti:
Sito ufficiale:
Obiettivi:
Azione sociale attuabile per mezzo dell'unione tra arte e scienza grazie alla quale si è potuta sviluppare una nuova metodologia d'indagine del mondo.
Aree di interesse:
arte cinetica, arte programmata, arte visiva
Origine e storia:
Intorno agli anni cinquanta l'arte informale prende piede soprattutto sotto l'impulso americano. Ma proprio in questi anni in diversi luoghi distanti fra loro come Ulm, Padova, Parigi o Vienna diversi giovani provenienti da realtà e da esperienze differenti iniziano ad operare in maniera autonoma al di fuori di schemi o tendenze artistiche consolidate. Molti di loro non appartengono nemmeno al mondo dell'arte e ciò che li unisce è piuttosto un modo di sentire comune che verte sul design, sull'architettura, sulla sociologia e sulla psicologia. Oltre a questo hanno in comune la volontà di operare insieme infatti non appena si crea l'occasione di qualche incontro nascono dei veri e propri gruppi di lavoro colletivo o collaborazioni.
La ricerca che portano avanti comprende il dinamismo dell'opera, il ruolo attivo dello spettatore, l'importanza della luce e dello spazio, la serialità, i nuovi materiali e le basi matematiche. Tutto questo viene portato avanti con uno spirito razionale e logico per promuovere un nuovo modo di operare diverse possibilità espressive in campo visivo.
Lo scopo è dare all'arte un senso scientifico e sociale basato sull'oggettività. L'arte diventa un mezzo per acquisire conoscenza e quindi viene arricchita da una componente didattica.
Accade quindi che a Zagabria dove aveva già operato il Gruppo Exact 51 per una serie di coincidenze Almir Mavignier con Ivan Picelj incontra Bozo Beck direttore della Galerija Suvremene Umjetnosti, Kelemen, Putar, Mestrovic e altri ancora. Da questo incontro nasce nel 1961 la programmazione e l'organizzazione di "Nove Tendecije" la prima manifestazione di quattro che mette in mostra artisti con idee affini ma con risultati estetici differenti.
"Quello delle Nuove Tendenze era un sistema innovativo in tutto:
non culto della personalità (alle volte anche l'anonimato)
non protagonismo
non commercializzazione
non gallerie private (ma solo inizio del multiploper uno scopo sociale)
non interpretazione
non metafora
non mistificazione
non strategia
non..."[1]
Nell'esposizioni successive dedicate alle Nove Tendenjie, "Bit International – Computers and Visual Research, [New] Tendencies, Zagreb 1961—1973" curate da Darko Fritz, vengono delineate tre fasi del movimento:
- 1961-65, formazione e dispersione del movimento internazionale
- 1968-73, inroduzione della sezione Computers and Visual Research
- 1973, introduzione della sezione Arte Concettuale
La prima mostra viene allestita presso la Galleria d'Arte Contemporanea di Zagabria nel 1961 ed è caratterizzata soprattutto dalle idee di Almir Mavignier presentate dallo storico d'arte Matko Mestrovic e dal precedente direttore della Galleria di arte contemporanea Bozo Beck. Per l'occasione vine invitato a partecipare François Morellet che già in precedenza ha collaborato con Mavignier. Inizia quindi a crearsi una nuova atmosfera che porta gli artisti a seguire una nuova direzione cercando di superare la crisi in cui aveva portato l'arte informale. Viene dedicato ampio spazio all'arte cinetica e al costruttivismo cercando di eliminare i confini tra arte e vita quotidiana, ridimensionare il ruolo dell'artista dando piuttosto importanza al ruolo dello spettatore chiamato a partecipare direttamente alla creazione dell'opera d'arte.
Molti artisti si incontrano in seguito nel 1962 nello studio parigino del GRAV e nel 1963 viene allestita la seconda edizione "Nove tendencije 2". La manifestazione risulta potenziata dalle opere del gruppo francese e dai loro manifesti. Si cerca costantemente di definire gli obiettivi e la direzione del percorso artistico dichiarando il superamento dell'individualità e adottando come metodo di ricerca quello scientifico. Contemporaneamente in Italia l'artista Bruno Munari allestisce insieme ad Umberto Eco la mostra "Arte Programmata" dove il semiologo parla in quell'occasione di "opera aperta". Nel periodo compreso tra la seconda e la terza edizione il movimento si consolida nel panorama artistico mondiale con la mostra The Eye Responsive organizzata a New York che ne determina la consacrazione ma allo stesso anche l'inizio della fine delle Nuove Tendenze, dovuta alla nascita di un'accademizzazione del movimento.
Nel 1965 si ha la terza manifestazione dove l'orientamento artistico è definito da un approccio prettamente scientifico e la sensibilità artistica viene abolita a favore della ricerca. Il nome della manifestazione viene cambiato e diventa singolare e cerca di stabilire un ponte tra le discipline umanistiche e la tecnologia.
La quarta manifestazione che si apre nell'agosto del 1968 e dura fino all'agosto del 1969 ha come tema principale la tecnologia.
L'ultima serie delle esposizioni avviene nel 1973 con l'introduzione di una sezione dedicata all'arte concettuale.
Nel 1978 viene organizzato un simposio internazionale e una mostra retrospettiva "New Art Practice 1966 - 1978".
Le Nuove Tendenze affrontano il problema del rapporto tra arte e società e si pongono come obiettivo la socializzazione e la democratizzazione dell'arte. Viene portato avanti un sistema innovativo, i vecchi valori dell'arte vengono azzerati tanto che per ribadire questo concetto nel Nord Europa dove lo stile è più radicale vengono allestite mostre chiamate "Nul" o "Zero".
All'interno del movimento partecipano artisti e teorici delle correnti neocostruttiviste e di arte cinetica dell'Europa occidentale, orientale e delle Americhe. Le presenze costanti consistono negli artisti che si riuniscono intorno al Gruppo Zero e agli Effekt in Germania, in Francia al GRAV, in Italia al Gruppo N e al Gruppo T e nell'ex Jugoslavia il gruppo EXAT 51.
Uno delle mostre migliori dedicata al movimento è stata quella organizzata al Museo delle Arti Decorative di Parigi nel 1964. Altra importante mostra tenuta in omaggio al movimento è stata quella organizzata a Karlsruhe "BIT International [New] TendencIes Computers and Research, Zagreb 1961-1973"
Artisti:
Teorici:
- Giulio Carlo Argan
- Umbro Apollonio
- Laszlo Beke
- Palma Bucarelli
- Umberto Eco
- Udo Kultermann
- Enzo Mari
- Manfredo Massironi
- Abraham A. Moles
- Frieder Nake
Rappresentanti croati:
- Ivan Picelj
- Julije Knifer
- Aleksandar Srnec
- Vjenceslav Richter
- Vojin Bakić
- Juraj Dobrović
- Vladimir Bonačić
- Vlado Kristl
- Miroslav Šutej
- Ivan Čižmek
- Ante Vulin
Rappresentanti esteri:
- Gruppo Zero: Heinz Mack, Otto Piene, Günther Uecker, Piero Dorazio
- Azimuth & Azimut: Enrico Castellani, Piero Manzoni, Getulio Alviani
- Motus /GRAV (dal 1962): Julio le Parc, François Morellet, Yvaral, Jesus Raphael Soto, Franz Molnar, Vera Molnar, Dadamaino, Luis Tomasello, Francisco Sobrino, Horacio Garcia Rossi)
- Gruppo N (Alberto Biasi, Manfredo Massironi, Ennio Chiggio, Giovanni Antonio Costa, Edoardo Landi)
- Gruppo T (Giovanni Anceschi, Gianni Colombo, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi e Grazia Varisco)
- Gruppo MID (Antonio Barrese, Alfonso Grassi, Gianfranco Laminarca e Alberto Marangoni)
- Gruppo V - Gruppo di Ricerca Cibernetica (Pino Parini, Giulio Tedioli e Giorgio Scarpa, a cui seguirono Giorgio Benzi, Galliano Ricci e Mario Valentini, lo scultore Flavio Casadei, l’architetto Aldo Villani, l'ingegnere Antonio Valmaggi, Gerardo Filiberto Dasi e - per qualche tempo - Vittorio D’Augusta, Eugenio Lombardini ed Augusto Betti. In stretta collaborazione con il Centro di Cibernetica e di Attività Linguistiche dell’Università di Milano diretto da Silvio Ceccato)
- Gruppo NUL, Paesi Bassi
- Gruppo Effekt, Germania (Dieter Hacker, Karl Reinhartz, Walter Zahringer...)
- Movimento dell'URSS (Lev Nusberg)
- Art Research Center Group, USA (Nancy A. Stephens, Thomas M. Stephens, Petter Clap...)
- Equipo 57, Spagna (Angel Duarte, Jose Duarte)
Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):
Produzioni:
Pubblicazioni:
Manifestazioni ed attività collaterali:
File multimediali:
Video:
Audio:
Altro:
Augmented reality:
Latitudine:
Longitudine:
Link verso portali di augmented reality
Bibliografia:
- Margit Rosen (ed.), A Little-Known Story about a Movement, a Magazine, and the Computer’s Arrival in Art: New Tendencies and Bit International, 1961–1973, ZKM | Karlsruhe, The MIT Press, Cambridge, MA, 2011, 576 pages, numerous illustrations, English, ISBN 978-0-262-51581-8
Webliografia:
Note:
- ↑ Le Nuove Tendenze, Rivelazioni di un'arte percettiva e sensoriale, costruttiva e interattiva, 10 A.M. ART, Milano, 2013
Tipo di scheda:
InteractiveResource
Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:
Arte, Arte visiva
Soggetto (categoria, tags) a testo libero:
arte visiva, arte cinetica, arte programmata, dinamismo dell'opera, spirito razionale, arte sociale
Voci correlate:
Arte cinetica e programmata, GRAV, Gruppo N, Gruppo T, Gruppo Zero